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Castellabate: mattinata all’insegna de “La prova del cuoco”

CASTELLABATE. Mattinata all’insegna de “La Prova del cuoco” quella odierna a Castellabate. L’incantevole comune cilentano è stato infatti set delle riprese per la nota trasmissione televisiva prodotta dalla Rai con Endemol Italia e condotta da Antonella Clerici. Oggi sono state registrate diverse puntate che però saranno mandate in onda separatamente dal 16 al 20 Ottobre.

Il merito dell’organizzazione del tutto è del responsabile Ufficio Promozione turistica e culturale Enrico Nicoletta e del consigliere comunale Assunta Niglio che ci ha rivelato in anteprima come si è articolata la giornata di ciak.

Primo protagonista è stato il “fico bianco del Cilento” insieme alla castellana Lucia Gorga appassionata di lavorazione dei fichi secchi ovvero dell’attività artigianale durante la quale i fichi vengono pressati a mano con la tecnica che in dialetto viene detta “impaccare”. Quella dei fichi impaccati è a Castellabate una tradizione che attraversa le generazioni e viene tramandata da madre in figlia.

Poi si è passati all’Antico Scario, in zona Punta dell’Inferno, per mostrare la salatura delle alici e le arti marinare. Insieme ad alcuni pescatori residenti si è perciò illustrata l’antica tecnica risalente addirittura all’Alto Medioevo che veniva utilizzata principalmente dalle popolazioni della costa per conservare le alici.

Le migliori alici per la salatura sono quelle che vengono pescate tra giugno e luglio perché, almeno nei mari meridionali, raggiungono le più grandi dimensioni e contengono meno grassi. Per preparare le alici sotto sale occorre che siano freschissime e che abbiano meno di 24 ore. Le alici vengono salate in appositi contenitori di ceramica e di forma cilindrica dotati di un coperchio ad incastro.

Poi la Produzione si è spostata in zona Lago per dare onore alle “olive ammaccate” con la pietra di mare. Anche qui alcune signore del posto hanno mostrato le operazioni di “ammaccatura” che avvengono dopo un’accurata selezione delle olive più polpose ma che non hanno ancora iniziato il processo di maturazione.

Le olive dopo essere state schiacciate ad una ad una vengono pazientemente snocciolate e immerse in acqua per qualche giorno. Poi vi è il passaggio alla immersione in una salamoia di acqua, sale, alloro e finocchietto per poi essere finalmente intinte in olio. Ovviamente il risultato sarà tanto più eccezionale se l’oliva è cilentano perché di un gusto inconfondibile e unico.

Anche la buonissima “triglia rossa di Licosa” è stata regina della giornata. Riconosciuta patrimonio agroalimentare nazionale è uno dei prodotti ittici più tipici dell’Area Marina Protetta di Santa Maria di Castellabate. Una puntata sarà infine dedicata al “piennolo giallo cilentano” vero e proprio tesoro culinario. Si tratta di un pomodoro dal sapore unico e che si presta alla preparazione di piatti dal sapore eccezionale e inimitabile.

La popolazione residente ha accolto con entusiasmo questa giornata di festa assistendo e partecipando con gioia ed ora tutti non vedono l’ora di riguardarsi in schermo, cosa a cui in molti sono ormai abituati essendo Castellabate sempre più frequentemente sotto i riflettori.

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