Cronaca

Cava de’ Tirreni, danni alla piccola Arianna ma il Cardarelli non paga: nessun risarcimento

Nessun risarcimento per Arianna Manzo, la piccola di Cava de’ Tirreni affetta da atrofia cerebrale da quando aveva pochi mesi di vita. Matilde Memoli, la mamma, accoglie con amarezza e delusione l’ordinanza dei giudici della prima sezione civile della Corte d’Appello di Salerno, con la quale si accoglie il ricorso dell’azienda ospedaliera napoletana che chiedeva la sospensione della sentenza di primo grado relativamente al risarcimento di quasi tre milioni di euro alla famiglia della ragazzina.

Cava de’ Tirreni, nessun risarcimento per Arianna Manzo

La madre della piccola Arianna, assieme al marito Eugenio Manzo, proseguirà con lo sciopero della fame. «A questo punto non mi resta che sperare nel governatore De Luca che si è fatto promotore di una transazione con l’ospedale in cambio della rinuncia all’Appello».

Arianna è affetta da tetraparesi spastica, è ipovedente e sorda. Il tribunale ha condannato in primo grado il Cardarelli di Napoli a pagare.

La nota del legale

«Stamattina (ieri, per chi legge) – dice il legale della famiglia- ho parlato con la presidenza della Regione Campania e mi hanno confermato la volontà del presidente di risolvere la questione entro la fine del mese».

«È semplicemente stupefacente la pronuncia della Corte di Appello di Salerno. La Corte infatti ha sostenuto, tra le altre cose, che l’Azienda si vedrebbe esposta all’evenienza di dover subire un esborso di rilevante entità con il rischio di non poterlo recuperare
in caso di esito favorevole del giudizio”.

 

L’appello a De Luca

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