Coach di videogame, Oculus per YouTube ed Harry Potter che sbanca con la VR

Sono le ultime novità provenienti dal mondo dei video game a farci riflettere sulla potenzialità di un mercato che era già assodata ma che ricalca sempre di più i film di fantascienza, dove ludico e tech vanno a braccetto e soprattutto guardano sempre più al mondo dei social.

Di titoli da citare ce ne sarebbero a bizzeffe se il paragone lo facciamo con le serie TV di genere, da “Black mirror” al recentissimo “The first” interpretato dal grande Sean Penn.

Più l’innovazione procede e più emergono i settori che si candidano a business trainante.

L’esempio va dai siti di slot machine, che ti catapultano nelle vere sale da gioco offrendo un’ampia gamma di giochi tematizzati che uniscono le dinamiche appunto del gioco a quelle del rischio, all’intrattenimento puro: la app lanciata da YouTube per i video in realtà virtuale su Oculus Go. Qui la VR ha forse trovato il suo sbocco definitivo nel grande mercato.

Ovviamente non possono mancare i grandi titoli che hanno sbancato al botteghino per creare tendenza: in questo caso un gioco in realtà aumentata ispirato a Harry Potter ci porterà a breve ad esplorare ambientazioni basate sul mondo reale ma che richiamano le regole della grande saga.

Ecco perché quando si specula pensando alle professioni dei prossimi anni, parlare di “allenatori di video game” non è più un’assurdità, e che siano poi specializzati in social, giochi di rischio o puro intrattenimento, non fa alcuna differenza. Pensate ai personal trainer e declinate questa figura in un partita di gioco, magari un titolo della categoria e-Sports, che tra l’altro è il settore che ha lanciato questa nuova professione. Perché, signore e signori, per chi non lo sapesse ecco una reale attività del futuro che già esiste e che col tempo sarà sicuramente ben remunerata.

Già il mondo sta cambiando e noi con esso, la realtà diventa mista, emergono sempre più i nostri bisogni, anche loro radicalmente mutati se si pensa a non più di un ventennio fa. E la tecnologia la fa da padrone.

Evidentemente la complessità sociale, economica e geopolitica in cui l’uomo si trova, lo spinge, proprio quando il gioco si fa duro, a trovare attraverso nuovi strumenti nuove forme di svago.

E’ il progresso, gente.