Economia

Picentini, l’allarme di Apicella: “Commercio e comuni abbandonati”

È allarmante il messaggio lanciato da Bruno Apicella, del Sindacato delle Piccole e Medie imprese sia del comparto dei Comuni Picentini che di Montecorvino Rovella, sullo stato del commercio nei comuni picentini che risultano sempre più impoveriti e spopolati.

“Oramai le attività stanno chiudendo o si stanno trasferendo altrove e non vengono compensate da nuovi investimenti imprenditoriali, anzi il trend negativo ha portato anche uno spopolamento dei territori picentini a partire da Montecorvino Rovella dove si è persa anche la sua identità.

Negli anni la sua posizione di primato, rivestita per anni per alcune eccellenze collegate all’artigianato ed alla cultura come i famosi “Mozartini” che portavano turisti da tutta Europa per non dire oltre, è stata persa.

Da anni nessun progetto è partito a sostegno del territorio e degli imprenditori, vano è stato anche il tentativo di iniziare a sviluppare il centro storico mediante la richiesta di fondi in parte a fondo perduto come quella del Centro Commerciale Naturale, o altri finanziamenti strutturali molto spesso finanziati dall’Europa ma nessuna amministrazione è stata capace di poterli ottenere”.

È in questi termini che il presidente del comparto dei picentini Bruno Apicella, che ha aperto una sede del Sindacato sia a Montecorvino Rovella che a Campigliano e che da qualche mese mediante consulenze gratuite sta supportando diverse attività, continua chiedendo di creare un tavolo con imprenditori, professionisti, amministratori dei diversi Comuni per cercare di reagire a tale congiuntura sfavorevole, infatti secondo lo stesso Apicella bisogna aiutare i nuovi insediamenti mediante degli incentivi fiscali e mediante un supporto maggiore delle banche che devono capire e finanziare e credere in progetti innovativi, utilizzando anche a loro tutela li strumento della Garanzia reale data dallo stato mediante Medio Credito Centrale.

Il Sindacato è disposto a dare presso i propri uffici tutta l’assistenza necessaria che sia finanziaria, commerciale, legale ecc.

Adesso tocca alle istituzioni interessarsi alla proposta, conclude Apicella: “sono ottimista se si smuovono le inutili individualità si accresce come ricchezza e cultura, vedremo”.

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