Politica

Confronto televisivo tra Zara e Di Cunzolo: il riassunto

BATTIPAGLIA. È rottura definitiva tra Carlo Zara e Brunello Di Cunzolo. Dopo le accuse lanciate dal presidente dell’associazione Battipaglia Nostra, alleato della sindaca Cecilia Francese in campagna elettorale, la maggioranza si è stretta attorno al proprio coordinatore Di Cunzolo. Firmando un documento condiviso – in cui mancano solo le firme di due consiglieri di Rivoluzione Cristiana (Bruno Amendola e Francesco Marino), partito di riferimento di Carlo e del fratello Fernando Zara – che nega tutte le accuse lanciate a Di Cunzolo. In particolare, nel documento siglato anche dagli assessori e dalla sindaca Francese (cugina di Di Cunzolo), si nega che l’architetto abbia posto in essere ingerenze nei confronti dell’amministrazione per la nomina di dirigenti o assessori, che abbia avuto un ruolo di gestione diretta delle scelte politiche o imposto decisioni all’assise o alla giunta, utilizzando metodi non democratici per liberarsi di eventuali avversari. I firmatari del documento hanno stigmatizzato e negato le accuse rivolte da Carlo Zara a Di Cunzolo, in particolare che l’architetto fosse il “sindaco ombra” di Francese.

Il presidente di Battipaglia Nostra ha detto che «denuncerò chi ha firmato l’atto, perché ha dichiarato il falso». Il documento è stato mostrato ieri sera, nel corso di un acceso duello televisivo (andato in onda su Sud Tv), che ha visto come protagonisti Zara e Di Cunzolo. Il primo ha confermato le accuse, il secondo ha ricordato che «è stata la maggioranza a chiedermi di ricoprire il ruolo di coordinatore». Zara, invece, ha detto che «progressivamente Di Cunzolo ha assunto su di sé competenze e ruoli non previsti in campagna elettorale. Avrei preferito un coordinamento in cui fossero presenti tutte le forze politiche, guidato direttamente dalla sindaca». Istanza che, parzialmente, è stata già accolta, giacché Di Cunzolo ha ricordato che «esiste già il coordinamento e riunisce tutti i capigruppo consiliari di maggioranza.

L’organismo è stato voluto dall’intera coalizione, ed io ne sono il coordinatore». Allo stesso modo, i due non hanno trovato un accordo sulla vicenda delle Fonderie Pisano. Mentre Zara continua a chiedere che il Consiglio approvi una delibera per sbarrare la porta ad insediamenti di industrie pesanti sulla zona industriale di Battipaglia, Di Cunzolo ha detto che «esistono già leggi che regolano insediamenti simili e se il Consiglio approvasse questa delibera rischierebbe di perdere occasioni importanti di sviluppo e addirittura la presenza di Battipaglia tra le aree di crisi industriali. Il problema delle Pisano non si porrà perché non c’è nessuna trattativa per l’insediamento della fonderia nella nostra città».

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