Cronaca

Delitto Fornelle, si apre un nuovo indizio

SALERNO. Stando a quanto riporta il quotidiano “Il Mattino” un nuovo mistero infittisce il quadro legato al delitto avvenuto presso il quartiere Fornelle. Luca Gentile resta lì, nel penitenziario di Fuorni, accusato di aver ucciso il suocero Eugenio Tura De Marco, ma dal suo racconto della perizia del medico legale Pianese, spunta un nuovo indizio: il cellulare dell’assassinato, posto sul tavolo a caricare dalla presa elettrica.

Il giovane aveva raccontato ai suoi legali: Enrico Lizza e Gino Gassani, che non ricordava di aver visto quel cellulare durante la sera del delitto, ma che è stato trovato dai militari del Nucleo Investigativo del Reparto operativo del comando provinciale salernitano il giorno successivo.

Anche il perito fa riferimento a questo cellulare, ritenendo che quel telefono non sarebbe potuto restare sul tavolo, con il filo del caricatore collegato alla preso, ma sarebbe dovuto quantomeno precipitare a terra a causa dei presunti movimenti utilizzati dal ragazzo per divincolarsi dalla presa del suocero e conseguentemente ucciderlo a coltellate.

Eppure quel cellulare non solo era in carica, quando i carabinieri avevano trovato il corpo senza vita di Eugenio, ma lampeggiava anche per i messaggi whatsapp che la figlia Daniela gli aveva inviato tutta la giornata preoccupata. La sera stessa, la figlia era stata messa a corrente da Luca della morte del padre e dunque, anche lei è iscritta al registro degli indagati per concorso formale in omicidio.

 

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