Politica

È ufficiale, nasce il Pai: Partito Anti Islamizzazione

«Contrastare ogni forma di radicalizzazione dell’Islam e ogni tentativo di sottomettere la libertà sociale e culturale occidentale». Questo si evince dal primo numero dell’agenda politica di questo nuovo partito anti-radicalizzazione islamica. Stando a quanto racconta il portale “Il Giornale”, non si poteva chiamare “Partito Anti Islam” in quanto la nostra Costituzione prevede la tutela della libertà di culto, ma si è potuto dare l’acronimo di “Anti Islamizzazione” in quanto nel testo vi è scritto anche «purché non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano».

Il fondatore del partito è un giornalista leccese Stefano Caselli, un professionista che ha adottato 18 anni fa un bambino disabile ghanese. A prescindere da questo fatto, a presiedere il partito vi è un esperto di pubblica sicurezza, come vice-presidente c’è un’avvocatessa milanese e assicurano di aver avuto già adesioni da imprenditori e professionisti e che, gli aspetti giuridici del programma sono stati studiati da un magistrato, simpatizzante del progetto.

Tra gli amatori del partito, spunta la figura dello psichiatra Alessandro Meluzzi, che spiega con tranquillità gli obbiettivi di questi. Egli, infatti invoca il suo diritto a «peccare senza essere perseguiti, lapidati, fustigati o altro» sostenendo uno dei principi garantiti da secoli di illuminismo e dalle radici giudaico-cristiane della nostra civiltà.

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