Cronaca

Eboli: centro ISES, Gaeta va in procura

EBOLI. È stato fissato per giovedi 14 il tavolo regionale sulla vertenza Ises e, sempre la settimana prossima, il presidente Gaeta si recherà dal Pm per essere ascoltato sulla questione bilanci della vecchia amministrazione. La notizia è arrivata nella tarda mattinata di ieri, in attesa dell’approvazione o meno da parte del ministero, alla richiesta del commissario liquidatore Angela innocenti, all’esercizio provvisorio.

Sembra definirsi dunque il percorso istituzionale per salvare dei 100 posti di lavoro e soprattutto, dei pazienti che da 18 mesi continuano a ricevere le prestazione presso la sede di piazza Pendino. La svolta sembra essere arrivata dopo l’occupazione dell’ASL da parte delle mamme e dei dipendenti nella mattinata di giovedì scorso.

Contributo importante sulla vicenda lo ha dato anche il sindaco della città che ha rinviato di 3 mesi la revoca dell’autorizzazione, fornendo ulteriore tempo ai soci della Nuova ISES per risollevare le sorti della struttura.

Ore decisive le prossime con l’attesa dell’ok dal ministero all’istanza del commissario Innocenti, all’esercizio provvisorio del Centro. Con l’ok  infatti la commissaria potrà finalmente avviare la procedura per individuare un partner a cui affidare il centro. In corsa le due coop nate dalla scissione dei soci: Nuova Ises, che giovedì mattina sarà al tavolo salernitano e la coop Ises 2.0 composta dai venti dipendenti dissidenti.

Il presidente Gaeta, è determinato ed ha dichiarato: «Sono a disposizione del magistrato: i vecchi bilanci sono pieni di reati sia amministrativi che penali, sono ottimista perché la Finanza mi ha garantito che le indagini stanno procedendo celermente. Al tavolo generale e alla manifestazione di interesse porteremo al nostra proposta già avallata dall’assemblea. C’è la struttura, c’è il progetto, ci sono le autorizzazioni, ci sono i soldi, ci sono le famiglie, ci sono gli utenti c’è il lavoro. Ci sono tutti i presupposti tecnici per effettuare l’operazione ma ci vuole soprattutto la volontà politica di farlo».

La ISES 2.0 non ha rilasciato nessuna informazione in merito alla proposta, ma alcune voci indicano l’ex biblioteca, ora afficata all’officina Koinè, come soluzione indicata nel progetto di dislocazione e salvataggio del Centro ISES. Stando alle voci questa soluzione troverebbe appoggio anche da parte del comune in quanto proprietario della struttura. Anche il primo cittadino Massimo Cariello ha dichiarato: «Salvare l’Ises è un impegno politico che dobbiamo assumerci tutti».

Fonte: La Città

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