Cronaca

Eboli, Guida su impianto di compostaggio: “Diciamo basta”

EBOLI. “No alla prevalenza degli interessi di pochi su quelli dei cittadini con la realizzazione di nuovi impianti di smaltimento dei rifiuti sul territorio sia di Eboli che della Piana del Sele.”.

Questa è la dichiarazione di Anna Guida, portavoce degli attivisti 5 stelle di Eboli che continua, in difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini:

“Basta. I cittadini e gli imprenditori dell’area Pip dicono basta a nuovi insediamenti di impianti di trattamento dei rifiuti solidi urbani nei comuni di Eboli e Battipaglia che hanno già concesso tanto.”.

L’attività procede ed invita la cittadinanza al consiglio comunale di Eboli convocato per domani alle ore venti: “È intollerabile l’esclusione dei cittadini dalla partecipazione al processo decisionale relativo all’installazione degli impianti di compostaggio sul territorio.

Auspichiamo che le istituzioni si confrontino con la comunità locale e che già dal Consiglio di lunedì vengano chiariti tutti gli aspetti della vicenda con l’unico interesse della tutela della salute e dell’ambiente.”.

Gli attivisti 5 stelle ebolitani questa mattina scenderanno in piazza della Repubblica ad Eboli proprio per sensibilizzare i cittadini.

“Partecipiamo tutti.

Non è il momento di abbandonare.

Ci ricolleghiamo anche alla mobilitazione degli imprenditori che si oppongono all’installazione di un ulteriore impianto per la lavorazione dei rifiuti.

E chiediamo quali ricadute, negative, la struttura avrà sugli imprenditori che hanno già investito capitali in quella zona?

Quali ricadute ci saranno sulla salute dei cittadini esposti ai nauseabondi odori di uno smaltimento assai più massiccio di quello prodotto dalla nostra comunità?

E perché dovremmo credere in una riduzione dell’imposta dei rifiuti, se a dieci anni dall’inizio della raccolta differenziata, l’imposta sui rifiuti dei cittadini ebolitani non è mai stata diminuita?

E cosa aspettarsi da un inevitabile aumento del traffico veicolare sul nostro territorio in termini di inquinamento atmosferico?

Per questo bisogna salvaguardare la salute dei cittadini residenti e delle centinaia di lavoratori occupati nelle aziende insediate nelle zone industriali, le fasce deboli come bambini ed anziani da malattie tumorali e degenerative, le eccellenze del proprio territorio come agricoltura e turismo.

Noi non abbiamo la forza come cittadini di poter bloccare la realizzazione di impianti – conclude Guida, secondo quanto riporta La Città – ma i nostri rappresentanti istituzionali debbono sapere cosa pensano e vogliono le comunità locali.”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio