Cronaca

Fiume Sele tramutato in discarica, denuncia il movimento "Vola Alto"

CAPACCIO. Non si fermano gli sversamenti abusivi ai danni del fiume Sele. Una devastazione ambientale che continua imperterrito il suo lento decorso ai danni delle comunità del posto, un problema atavico che sembra a dir poco inestinguibile. L’ultima scoperta risale ai giorni scorsi, dove, nel luogo in questione, sono stati scoperti gli ennesimi scarichi illegali con vastissime chiazze provenienti dal Rio Ciorlito, all’indomani una nuova melma maleodorante alla foce.

I reflui son destinati a finire in mare, con conseguenze catastrofiche non solo dal punto di vista igienico-sanitario, ma anche per l’immagine del litorale di Paestum che, ha conquistato la sua ennesima bandiera blu. Giovanni Piano, presidente del movimento “Vola Alto” è stato il primo a contestare questo atto di inciviltà inaudita che, indignato, ha effettuato delle riprese aeree e fotografiche a testimonianza di questo ignobile scempio: «È necessario, a mio avviso, che i comuni di Eboli e Capaccio stipulino un protocollo d’intesa – afferma Piano – per monitorare, in sinergia, entrambe le sponde del Sele, dove si verificano gli sversamenti illegali. Non è possibile continuare ad assistere a tali disastri».

Un problema gravissimo posto all’attenzione del sindaco Italo Voza e alla sua Giunta.  «Abbiamo proceduto – evidenzia l’assessore all’ambiente, Crescenzio Franco – a effettuare un esposto da parte del Comune, come assessorato all’ambiente, sia alla capitaneria di porto Salerno sia ai carabinieri del Noe. Non abbiamo nessuna intenzione di restare a guardare. Ci muoviamo appena ci giungono delle segnalazioni e cerchiamo di essere attenti per contrastare i disagi, che cittadini scellerati e senza alcun senso civico causano su tutto il territorio. Sia per l’inquinamento ambientale che sull’abbandono dei rifiuti, invito a contattarmi personalmente non solo il fiume Sele ».

Urge un drastico intervento a tutela del territorio e in difesa di un’importantissima risorsa naturalistica che merita condizioni migliori. C’è di fatto in corso un’inchiesta avviata i mesi scorsi a seguito dell’esposto a firma dell’allora assessore all’ambiente Eustachio Voza. Le analisi di allora, effettuate sulle acque del Rio Lama, evidenziarono un valore altissimo di enterococchi intestinali ed escherichia coli rispetto agli standard previsti per rimanere sotto la soglia di legge. A tuonare contro l’amministrazione vi sono i pastori che, in più di un’occasione, si son ritrovati l’acqua del fiume scura e maleodorante.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio