Cronaca

Giffoni, pastore ucciso a fucilate: torna in carcere il killer

Arrestato Bruno Di Meo, 23enne del posto accusato dell’omicidio del pastore Domenico Pennasilico, 63 anni, ucciso lo scorso 23 aprile tra i boschi di Cerzoni al confine di Giffoni Sei Casali e Valle Piana.

Torna in carcere il killer del pastore

Sei giorni fa il Tribunale del Riesame di Salerno lo aveva scarcerato per un vizio di forma. Ieripomeriggio il gip del Tribuale di Salerno ha emesso un nuovo provvedimento restrittivo nei confronti del giovane e i carabinieri di Battipaglia, diretti dal maggiore Sisto, hanno eseguito l’arresto di Di Meo, trasferito al carcere di Fuorni.

Le accuse

Il giovane è accusato di omicidio preterintenzionale. Gli investigatori sono convinti che ha ucciso Pennasilico a fucilate e che il movente è legato alla guerra tra pastori sugli spazi per far pascolare il bestiame. Sui vestiti e sul corpo di Di Meo gli investigatori hanno individuato polvere da sparo. Con il giovane arrestato, inoltre, ci sarebbero state altre persone, che avrebbero sparato contro il pastore. Con Pennasilico lo scorso 23 aprile per recuperare il bestiame c’era anche il figlio che sfuggì all’agguato fuggendo e allertò le forze dell’ordine.

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