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La questione degli stranieri ora approda in Consiglio

BATTIPAGLIA. Il consiglio comunale si interrogherà sugli stranieri.Dallo scorso mese di maggio, presso il Centro Residence Rodopa di via Spineta, vivono 120 immigrati provenienti dall’Africa. Una situazione di cui il Comune è stato solo messo a conoscenza, giacché la questione è stata unicamente di competenza della Prefettura di Salerno, della Caritas della diocesi di Teggiano-Policastro e della famiglia Caprino, proprietaria del Rodopa. Il mese scorso, il consigliere Enrico Lanaro aveva protocollato una richiesta di convocazione di un Consiglio sul tema dell’immigrazione.

L’istanza era stata firmata anche dagli altri membri dell’opposizione consiliare, a esclusione del Pd. L’assise si riunirà il 6 settembre per discutere l’argomento. D’altra parte, si tratta di un tema che da mesi divide la città che ha creato numerose polemiche soprattutto negli ambienti dell’estrema destra e del movimento Noi con Salvini (che sta facendo compilare ai cittadini un questionario di gradimento sulla presenza degli immigrati), ma su cui l’amministrazione non ha inteso, almeno finora, prendere posizione. Nel mese di luglio, la sindaca Cecilia Francese aveva chiesto un incontro alla Prefettura per avere dati certi e documenti sul centro d’accoglienza per immigrati realizzato al Rodopa. Alla prima cittadina non erano giunte informazioni sulla presenza di un simile centro a Battipaglia.

Dal Comune era solo giunta una secca smentita circa indiscrezioni sulla realizzazione di un’altra struttura d’accoglienza presso l’ex scuola “Penna”. Quello che gira intorno al centro d’accoglienza del Rodopa è un business da oltre 100mila euro al mese. Per ogni migrante presente all’interno della struttura la Prefettura elargisce l 30 euro. Denaro che spesso viene anticipato ai centri d’accoglienza per sostenere le prime spese. E da cui devono essere decurtati 2,5 euro di pocket money e una scheda telefonica prepagata. Inoltre, il Rodopa (con il sostegno della Caritas della diocesi di Teggiano-Policastro) deve garantire l’alloggio, la ristorazione (colazione, pranzo e cena), i servizi di pulizia, l’assistenza legale per la richiesta di asilo, l’assistenza socio-sanitaria con accompagnamento presso presidio apposito, assistenza psicologica, formazione di lingua italiana e diritto, mediazione linguistica. All’interno del centro di accoglienza lavorerebbero tra i dieci e i quindici operatori professionali. Vista la presenza di 120 migranti, si calcola un incasso giornaliero del Rodopa di 3.600 euro al giorno dalla Prefettura di Salerno, ossia 111.600 euro al mese. Soldi con cui vanno garantiti i servizi sopra elencati.

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