Curiosità

Laviano, ritrovato un aereo caduto durante la seconda guerra Mondiale

In molti raccontano che durante la seconda guerra mondiale, forse per la cattiva visibilità, cadde un aereo sulle montagne di Laviano, era un Wellington X LP127-P apparteneva al 40° Squadrone del 205° gruppo della Raf di stanza a Foggia cadde una notte fra le montagne Lavianesi.
Il 25 maggio 1944, all’incirca all’una di notte, il Wellington X LP127-P stava rientrando dopo un fallito bombardamento sulle vie di comunicazione nei pressi di Valmontone, non riuscirono ad individuare l’obbiettivo poiché c’era in atto una tempesta precipitò nel bosco a sud-est di Laviano.

La storia che si racconta a Santomenna

Santomenna a confine di Laviano si racconta di un aereo precipitato:

“…mia madre racconta di un aereo americano caduto sulle montagne di Laviano, quando, mio nonno insieme ai contadini accorse per vedere se c’erano superstiti. Solo un soldato si salvò e mio nonno lo accolse nella sua modesta capanna in montagna. Divise la cena insieme alla moglie e ai figli come solo un uomo di sani principi sapeva fare. Mia nonna aveva preparato la pizza con il pomodoro, e umilmente la condivise con quel giovane ragazzo che si mostrò molto grato. Mio nonno era vissuto per alcuni anni a New York, aveva accumulato un po’ di soldi ed era tornato a Santomenna per comprare dei terreni e costruire una famiglia, ricordava ancora l’inglese e accolse ben volentieri quel soldato che era solo infreddolito in una terra straniera.

Racconta che lei, mia madre, aveva pochi mesi era nella culla che piangeva, istintivamente il soldato pur non parlando lo stesso idioma la prese fra le braccia e la cullò come se gli ricordasse qualcuno che aveva lasciato nella lontana America. Ma poi tutto svanì in un istante, dalla montagna “la vadda r Cola” scesero dei soldati tedeschi, il soldato inglese iniziò a piangere e mio nonno, che era lontano dalla guerra che si stava consumando nelle grandi città, chiese – ma perché piangi – e il soldato disse – perché ora mi tortureranno –
I tedeschi arrivarono con cinghie e martelli, il soldato cercò di abbracciare mio nonno in lacrime ma un soldato non glie lo permise, lo strattonò e insieme ai tedeschi lo trascinarono nella montagna. Mia nonna raccontava che per tutta la notte si udirono le urla di quel ragazzo, le urla di un uomo che non aveva scelto di combattere.”

Il ritrovamento dei frammenti del Wellington

Alcuni ricercatori degli aerei scomparsi nella seconda guerra mondiale sono stati contattati da Colin James nipote del Sergente Frank Henry Baker scomparso nello schianto sulle montagne di Laviano. Grazie alle informazioni fornite dall’ufficio storico della Raf Royal Air Force sono riusciti ad individuare l’aereo.
Il brigadiere della polizia municipale di Laviano Raffaele Torluccio, il collega Rocco Falivena e a una sua familiare Antonietta Nunziato hanno accompagnato sul luogo dello schianto la squadra Saf composta da Luigi Fortunato, Matteo Ragone, Daniele Gioiello e Gennaro Costantino che da alcuni anni cercano di riportare alla luce quegli abbattimenti affinché si possano ricostruire le storie di quegli aerei e dei loro equipaggi insieme sono riusciti ad individuare il luogo di impatto e trovare alcuni frammenti dell’aereo, un frammento di alluminio spezzato, sembrerebbe un tubolare e reca traccia di un minuscolo foro.



L’equipaggio era composto da:

Pascal Albert Joseph Desico, R/144997, Sergente maggiore
Frederick John Broad, 1800908, Sergente
Frank Henry Baker, 1399299, Sergente
Richard Roy Clements Bartram, 1604379, Sergente
Kenneth James Nuttycombe, 1693660, Sergente

Il Wellington X LP127-P apparteneva al 40 Squadrone del 205° gruppo della Raf di stanza a Foggia. Nessuno degli uomini a bordo dell’aereo sopravvisse, due corpi vennero recuperati dagli abitanti del posto e sepolti nel cimitero di Laviano. Un terzo corpo orribilmente mutilato venne ritrovato dopo 2 o 3 giorni dalla polizia locale, oggi sepolti nel cimitero del Commonwealth di Salerno.
I corpi dei due aviatori mancanti non furono mai ritrovati e la polizia ipotizzò che essi fossero stati distrutti durante il violento incendio dopo l’impatto. Solo un corpo fu identificato dall’uniforme e dal brevetto di Navigatore il Sergente Frank Henry Baker.


Il Sergente Frank Henry Baker

Non è stato ancora accertato se la storia del soldato inglese e lo schianto del Wellington X LP127-P sono collegate.

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