Politica

Acqua bene comune, Potere al Popolo scende in piazza a Nocera

NOCERA INFERIORE. Sabato 17 Febbraio alle ore 10:30 in Via Napoli a Nocera Inferiore, Potere al Popolo in piazza per il rispetto del Referendum popolare del 2011 e per una gestione pubblica e partecipata dell’acqua bene comune.

La denuncia di Potere al Popolo

Sabato mattina gli attivisti di Potere al Popolo dell’agro nocerino-sarnese, insieme alla candidata alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Scafati, Erminia Maiorino, saranno presenti con un banchetto elettorale nei pressi degli sportelli della Gori SpA di Via Napoli per denunciare la mancata applicazione del Referendum popolare che il 12 e 13 giugno del 2011 vide 27 milioni di italiani esprimersi a favore della gestione pubblica dell’acqua.

Sono passati 7 anni dal Referendum – fanno sapere Potere al Popolo – e i governi che si sono succeduti (Berlusconi, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni) hanno fatto di tutto per non rispettare la volontà popolare e per garantire profitti alle grandi aziende che gestiscono un bene essenziale come l’acqua”.

“Sul nostro territorio – aggiungono – continuiamo a subire la gestione dissennata e fallimentare della Gori SpA: continui aumenti tariffari, partite pregresse da 122 milioni sulle spalle degli utenti, in cambio di nessun investimento sulla rete e per una qualità del servizio indecente!”.

“La classe politica continua a far finta di niente e oggi ci ritroviamo tra i candidati alle elezioni del 4 Marzo i protagonisti della privatizzazione, sia a livello nazionale (Bersani, Berlusconi e Renzi) che locale. Uno su tutti, Pasquale Marrazzo, candidato al Senato per il centro-destra nel collegio di Scafati, che da presidente dell’Ato3 è stato cinghia di trasmissione e garante delle scellerate operazioni della Gori. Potere al popolo – concludono gli attivisti sta al fianco dei comitati civici per l’acqua pubblica e continuerà a lottare fin quando il servizio idrico non tornerà nelle mani delle comunità territoriali attraverso un’Azienda Speciale Consortile, per una gestione solidale, trasparente, democratica e partecipata dell’acqua bene comune”.

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