Cronaca

Nocera Inferiore, vandali in azione al liceo Classico: devastata la piazza

NOCERA INFERIORE. Lo storico liceo Classico di Nocera Inferiore teatro – ancora una volta – di atti vandalici. Pareti imbrattate, petardi contro le colonnine, rami e foglie infiammate ed il busto di Giambattista Vico scarabocchiato e tappezzato di manifesti pubblicitari. È questo il resoconto delle azioni vandaliche.

Nonostante sia posizionato al centro della cittadina, il liceo è spesso preda degli incivili. A lamentarsi, gli stessi commercianti della zona, che, reputando via Lucarelli ormai poco sicura, dicono basta e richiamano all’ordine. «È innegabile il disagio – ammette Ciro Annunziata, della bottega equosolidale “Tutta N’Ata Storia” – Questa è una zona da preservare. Eppure ci sono continui episodi vandalici. È necessario che tra noi commercianti si faccia rete per migliorare il posto. Addirittura, nei pressi della scuola, hanno divelto piante e grate. Di fronte la Bottega, c’era una pianta di ficus. Hanno distrutto anche quella per parcheggiare le macchine». Secondo Annunziata «è necessario valorizzare questa parte di città e noi siamo pronti a collaborare per il rinnovo urbano». Nel periodo natalizio, sarebbero state date alle fiamme anche delle scatole, sempre in via Lucarelli: il fuoco fu spento con brocche d’acqua. Ad accompagnarsi al coro di sdegno, Mario Camerlingo, di Graphos.

«Questa è una zona dimenticata dalle istituzioni dove regna il vandalismo. La parte intorno al liceo è di competenza provinciale e per pulirla dobbiamo chiedere il piacere agli spazzini. Poi ci si mettono i cani con gli escrementi, per non parlare del parcheggio selvaggio e abusivo. I ragazzi sono lasciati a se stessi e non hanno una guida». Ad intervenire l’ingegnere ambientale ed esperta di riqualificazione urbanistica, Nicoletta Fasanino. «C’è una mancanza del senso di appartenenza al territorio. L’aggressione è attribuibile ad una esclusione sociale. La cosa da attenzionare è che non siamo in una periferia ma in un centro urbano. Manca quell’orgoglio ultrà nei confronti del nostro patrimonio. La soluzione potrebbe essere una progettazione partecipata per la riqualificazione dell’edificio e del quartiere da parte delle istituzioni». Gli stessi studenti hanno commentato senza peli sulla lingua il vandalismo della zona.

«C’è bisogno di corsi di rieducazione e valorizzazione di quello che abbiamo», dice un gruppo di liceali. «Così si perde l’immagine di quella che è la scuola». Anche dentro l’istituto ci sono problemi: bagni rotti e otturati, buchi nella finestra dell’aula ubicata sulla piazza frontale, termosifoni spenti negli ultimi giorni. «Prima dell’esterno, bisognerebbe rivalutarla dall’interno», dicono altri studenti. Insomma, una situazione difficile che necessita di interventi immediati.

Fonte: La Città

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