Cronaca

Padre ucciso e mutilato dalla famiglia: figlio minorenne condannato a 13 anni e 4 mesi

È stato condannato il figlio di Ciro Palmieri, accusato dell’omicidio del padre. Il giovane, nel luglio del 2022, avrebbe ucciso e mutilato il padre insieme alla madre e al fratello maggiore. E per questo motivo, dopo aver rinunciato ad Appello e sconto di pena, il 17enne è stato condannato a 13 anni e 4 mesi, pena che diviene definitiva con sentenza pronunciata dai giudici del collegio del tribunale per i minorenni come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Omicidio Ciro Palmieri, condannato il figlio minorenne

Nella motivazione della sentenza di primo grado i giudici delineano il profilo psicologico del minore, attualmente detenuto nel carcere di Nisida. Al giovane è stata negata la messa alla prova per la “riscontrata assenza di un reale pentimento”.

Un clima familiare pesante, con il minore che già dalla più tenera età, “ha appreso la violenza come strumento risolutore dei problemi» è ricostruito in una trentina di pagine che proiettano un fascio di luce su una famiglia che – scrivono i giudici – ha inibito lo sviluppo di un’affettività sana ed equilibrata“.

Il minore ha raccontato ai magistrati di “una vita familiare dominata da un padre-padrone dall’indole tirannica e controllante, dall’umore bordeline, capace di punizioni, anche fisiche ingiustificate ed improvvise verso tutti i figli e di violenze continue contro la madre” che, invece, appare agli occhi del minore degna di ogni attenzione protettiva. Attraverso le immagini delle telecamere sequestrate nell’appartamento del massacro, la Procura ricostruisce il difficile clima di casa Palmieri. I periti, attraverso l’osservazione di circa un anno di vita familiare, hanno ribadito che «non era solo il padre l’essenza disfunzionale della famiglia”.

Redazione L'Occhio di Salerno

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