Il pm respinge la richiesta di misure piĆ¹ lievi per il 15enne accusato di aver preso parte all’omicidio di Marzia Capezzuti. Il giovane continua a respingere le accuse, spiegando: “Non ĆØ vero, non ĆØ successo niente” come riportato dal quotidiano Il Mattino.
Omicidio Marzia Capezzuti, il pm dice no a misure piĆ¹ lievi per il 15enne
Collegato da remoto dall’Ipm di Nisida con il collegio del Riesame presso il Tribunale per i minorenni di Salerno, il 15enne ha mostrato ancora rancore verso la sorella Annamaria che ha parlato agli inquirenti delle torture e maltrattamenti a cui era sottoposta Marzia Capezzuti. L’avvocato che difende gli interessi del 15enne aveva richiesto una misura meno gravosa, rispetto alla reclusione nell’istituto penitenziario minorile.
Il pm si ĆØ opposto a tale richiesta, ma la decisione spetterĆ al presidente del riesame, Piero Avallone. Il 15enne ĆØ accusato di omicidio e occultamento del cadavere. Inoltre, tra gli atti dell’inchiesta ci sarebbe una video chiamata con la sorella in cui sarebbero stati spiegati in modo dettagliato modalitĆ e luogo dell’omicidio.
La telefonata
Dagli atti dell’inchiesta emerge una videochat su Instagram del 18 ottobre con la sorella Annamaria. Quest’ultima incalza. “In questo momento stiamo parlando io e te di questa storiaā¦ praticamente se viene fuori questa storia che figura di merda che hai fatto. Tu sei mio fratelloā¦ perciĆ² spiegamiā¦“. “L’abbiamo finita”. “Ma in che senso? Dove l’hai portata?“. “Lontano, l’abbiamo portata a fare un giro”, risponde con ironia.
“L’abbiamo affogata” e accompagna le parole con un gesto della mano come se avesse tirato su qualcosa tenendo il pollice piegato. “Ma dove?”. “Lontano. Dove tiene le capreā¦ da Raffaele a Frestola lĆ sopraā¦”. “Ma non ĆØ successo niente?”. “L’abbiamo tirata“.