Ospedale Gaetano Fucito di Mercato San Severino, due milioni per la riqualifica

MERCATO SAN SEVERINO. «Con tre delibere approvate nella giornata di ieri, la Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “S.Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona ha approvato i progetti e ha bandito tre importanti gare di appalto che interessano la struttura del nostro Ospedale. Un impegno assunto e mantenuto dal Direttore Generale, dottor Vincenzo Viggiani e dagli organi di amministrazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria. A loro va il nostro ringraziamento perché, con i fatti, stanno dimostrando di prestare la giusta attenzione all’Ospedale ‘Gaetano Fucito’ per il suo sviluppo futuro, oltre a mostrare di attribuire la giusta importanza alle nostre richieste. La collaborazione istituzionale e la sinergia tra il Comune e l’Azienda Ospedaliera Universitaria danno buoni frutti e su questa strada continueremo per rispondere, concretamente e con i fatti, a chi continua a parlare senza ragione di chiusura dell’Ospedale».
Così il Sindaco di Mercato S.Severino, Giovanni Romano che, a nome dell’Amministrazione Comunale di Mercato S. Severino, esprime il suo apprezzamento per i tre interventi finanziati dall’Azienda Ospedaliera Universitaria.
«Gli interventi – continua Romano – interessano tre settori del complesso ospedaliero di Curteri, che da anni attendono una necessaria riqualificazione per la messa in sicurezza degli stessi ed il miglioramento delle prestazioni ai cittadini. Per la riqualificazione del reparto di Medicina Legale saranno investiti 506.806,82 euro ed i lavori riguarderanno l’ampliamento degli attuali locali in vista del suo utilizzo per la Facoltà di Medicina. Per il reparto di Oncologia saranno utilizzati 535.489,66 euro per completare l’attuale struttura e recuperare ulteriori spazi per il migliorare le prestazioni ai pazienti. Infine, per il Pronto Soccorso sono a disposizione 926.856,57 euro per la sua complessiva e completa riqualificazione».
«Interventi attesi da molti anni – conclude il sindaco Romano – importanti anche per garantire migliori condizioni di lavoro al personale medico, agli infermieri e agli ausiliari, il cui impegno quotidiano è sempre ai massimi livelli. A loro va il nostro sentito ringraziamento per l’opera prestata a chi soffre».

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