Cronaca

Parla il boss pentito Contaldo: ecco il denaro riciclato della droga

PAGANI. Parla il boss pentito Sandro Contaldo. Rivela l’origine delle fortune imprenditoriali di persone dell’Agro nocerino sarnese, di Pagani in particolare, divenuti riferimenti e destinazioni di fiumi di denaro illecito.

I movimenti del denaro si originavano dei veri e propri gruppi imprenditoriali, delle famiglie dedite a settori specifici inseriti nel tessuto economico locale, in grado di diventare realtà solide e incontrastate.

Parla il boss pentito Contaldo: ecco il denaro riciclato della droga

Dice Sando Contaldo: «Sono dei miei prestanome, dottore. Li ho creati io. I miei riciclatori, io gli ho mandato l’ordine che dovevano defilarsi e dovevano diventare dei colletti bianchi.

Non praticavano più la camorra, per logica, anche perché io ci credevo e ci ho sempre creduto in queste persone, infatti erano tra i pochi che sapevano dove dormivo quando ero latitante. Avevano massima fiducia, se volevano tradirmi potevano farlo».

La strategia vincente

Dal punto di vista dell’ex capo, si trattava di una strategia vincente: «Loro avevano rapporti buoni, amichevoli, anche con i D’Auria Petrosino. Non è che si sono affiliati. È diverso, ma io stavo al 41 bis e loro non potevano mettermi al corrente.

Ma una persona che ha carta bianca da parte mia e diventa imprenditore, deve avere rapporti amichevoli con tutti. Se c’è il dottore che comanda, o il presidente della Repubblica, loro non possono esimersi. Altrimenti avrebbero problemi».

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