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"Patto nobile" Tozzi-Francese: domani la presentazione del programma

BATTIPAGLIA. Obiettivo trasparenza per Cecilia Francese, che ha deciso di dissipare ogni presunto mistero in merito all’accordo con l’ex candidato sindaco Ugo Tozzi. Domani mattina, alle 12, nella sede elettorale di via Mazzini, la candidata al ballottaggio esporrà i punti programmatici del “patto nobile” che hanno sancito l’alleanza con Tozzi.

Si tratta della seconda uscita pubblica della coppia politica, dopo il comizio di sabato scorso in piazza della Repubblica. Sarà una conferenza esclusivamente sui piani per la città e sul programma condiviso che i due alleati hanno stilato nel corso delle riunioni serali che Francese e Tozzi, insieme ai rispettivi staff, stanno tenendo dalla scorsa settimana. Difficilmente la Francese renderà pubblici i nomi scelti per la sua giunta, in caso di vittoria al ballottaggio, ma nel corso della conferenza stampa si potranno conoscere almeno le modalità di ripartizione dell’esecutivo tra i due alleati. Al momento si è ancora nell’alveo delle indiscrezioni. Che rivelano un posto da vicesindaco bloccato per lo stesso Tozzi ed almeno due persone in giunta. Che potrebbero essere scelte in un ventaglio che comprende gli ex candidati al consiglio comunale Francesca NapoliMarco Montillo e l’imprenditore Rosario Rago.

Per quanto riguarda la Francese, invece, circolano i nomi di Cesare Mancusi e Adriana Esposito. Non ci sarà in giunta l’ex sindaco Fernando Zara, così come non dovrebbero farne parte Brunello Di Cunzolo e Gerardo Rosania, tutti alleati della Francese che alcuni avversari politici hanno voluto ricordare nel corso della campagna elettorale per tessere attacchi alla candidata a sindaco. «Non avrò alcun ruolo in caso di vittoria di Francese al ballottaggio – ha voluto ricordare Zara – da tempo sento che viene utilizzato il mio nome per attaccare la candidata a sindaco. Quindi è meglio chiarire che non esiste alcun “governo ombra” gestito da me». Intanto, Giuseppe Salvatore – che aveva lasciato Forza Italia per candidarsi nella coalizione di Enrico Lanaro– ha spiegato le ragioni che l’hanno riportato al fianco della Francese: «ho apprezzato la qualità del confronto politico fondato sulla condivisione dei programmi. Qui non c’è una logica di spartenze e poltrone».

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