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Un referendum per abrogare il Consorzio Bonifica Sarno

Il Consorzio è un ente inutile e in quanto tale va soppresso senza indugi. Questo il motivo per indire un referendum per chiedere la soppressione del Consorzio di Bonifica del Fiume Sarno. Era previsto da tempo l’incontro quest’oggi dei Comuni del Comprensorio di Sarno presso Castellammare di Stabia, su invito del sindaco stabile.
Dalla provincia di Salerno erano presenti sindaci o rappresentanti a vario titolo dei comuni di Cava De’ Tirreni, Fisciano, Pagani, San Marzano sul Sarno e Scafati.
I Comuni riuniti hanno firmato una richiesta di riattivazione delle procedure referendarie per l’abrogazione del Comprensorio di Sarno e del collegato Ente di Bonifica Integrale. Il referendum abrogativo è stato infatti chiesto già anni fa e nel 2007 il Consiglio della Regione Campania ne ha anche dichiarato ammissibile tale richiesta. Tuttavia la procedura si è bloccata quando il Consorzio ha fatto ricorso al Tar impugnando la dichiarazione di ammissibilità. Tale ricorso è stato poi abbandonato da entrambe le parti e nel luglio 2014 il processo si è estinto, il che dà il via libera al referendum. Bisogna solo concludere l’iter burocratico.

Il Comprensorio di Sarno conta ben 36 Comuni appartenenti a tre province diverse. Quelli della provincia di Salerno sono ben 19: sono i comuni dell’Agro-nocerino-sarnese e della Valle dell’Irno. L’Ente di Bonifica Integrale si occupa di tutte le opere di bonifica, della loro costruzione e manutenzione e quotidianamente governa lo smaltimento delle acque superficiali provenienti dai terreni e dagli insediamenti urbani tramite canali, manufatti idraulici ed impianti di sollevamento.

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