Politica

Regionali, la Ciarambino accusa De Luca: «Ci sta rubando il programma»

Mancano ormai poche settimane all’Election day che chiamerà al voto i cittadini per eleggere il nuovo governatore della Regione Campania e, in diversi comuni del salernitano, rinnovare l’amministrazione comunale.

Una campagna elettorale, questa delle Regionali, senza esclusione di colpi. Sotto attacco l’ormai ex sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, accusato dal candidato presidente del Movimento 5 Stelle, Valeria Ciarambino, di aver rubato il programma dei grillini. «Gli altri candidati ci stanno rubando il programma ma non lo potranno mai mettere in atto soprattutto De Luca. Qualora dovesse risultare vincitore, decadrebbe un secondo dopo la sua elezione», ha detto infatti il candidato governatore pentastellato, giunto a Salerno per un incontro in piazza Portanova, accompagnata dal vicepresidente della Camera Luigi De Maio e dal senatore salernitano Andrea Cioffi. 

«Noi stiamo denunciando in tutte le sedi questa situazione. Ci piacerebbe che la vicenda si risolva prima, perché altrimenti potremmo incorrere in un commissariamento della Regione Campania e questo potrebbe portare forte incertezza per una regione che ha bisogno, invece, di futuro e di certezze. Renzi tace sia come segretario Pd che come presidente del Consiglio. Ha detto che la parola è passata agli elettori che hanno scelto De Luca, ma esiste una legge dello Stato che va rispettata e le istituzioni dovrebbero esigere che così fosse e non venisse calpestata da De Luca che se ne fa beffe in tutti i modi. Stiamo già combattendo e combatteremo questa battaglia in tutti i modi e con tutti gli strumenti a nostra disposizione», ha aggiunto la Ciarambino. E ancora: «Ci costituiremo in giudizio e metteremo in campo la nostra battaglia in Parlamento se necessario».

I grillini sono giunti a Salerno con delle pizze per attaccare la sponsorizzazione di Mc Donald’s all’Expo di Milano. «Con noi non si possono candidare persone che sono indagate o condannate il più grande fallimento delle forze politiche è che devono ricorrere alla legge per non candidare gente sotto processo per abuso d’ufficio, per rimborsopoli e altre questioni»., ha dichiarato dal canto suo il vicepresidente De Maio.

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