Economia

Resto al Sud: si parla di vero e proprio boom di domande

Il progetto Resto al Sud sta riscuotendo il successo sperato: questo è quello che si evince dall’analisi dei primi dati disponibili, che mostrano un boom di domande. Dopo neppure un mese, si parla giù di un vero e proprio boom, dato che, al momento, le domande presentate sono oltre 5.000 e il numero è destinato a crescere, considerato il fatto che moltissime sono già in fase di compilazione.

Come è noto, Resto al Sud è il nuovo incentivo che il Governo ha pensato appositamente per gli under 36 che desiderano fare impresa nel sud del nostro paese. Questo spiega il nome del progetto stesso che, quindi, è finalizzato a far rimanere i giovani nel Mezzogiorno d’Italia senza spingerli a spostarsi altrove per lavorare.

Il successo di questo programma è tale che è stato dichiarato, proprio nei giorni scorsi, che i primi progetti verranno approvati a breve, con largo anticipo rispetto a quella che era la tabella di marcia stilata in partenza. Per capire a fondo di che numeri si sta parlando, è bene sottolineare che solo i progetti sino ad ora presentati prevedono degli investimenti per un totale di 56 milioni di euro. Si parla anche di nuovi posti di lavoro, nello specifico 3.200 al momento e questo è un altro dato molto importante, da tenere in considerazione nella valutazione generale del tutto.

A spiegare a che punto ci si trova in questo momento è Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia. L’uomo ha sottolineato che i numeri che si stanno registrando fanno capire che c’è una gran voglia di fare impresa e di farla al Sud Italia. Proprio per questo motivo, quindi, sono tantissime le domande presentate nell’ambito del progetto. Tra le otto regioni interessate da Resto al Sud, la Campania è quella da cui provengono gran parte delle domande presentate. Nello specifico, si parla del 49,3%, Anche la Sicilia si difende, con il 15,8%, e poi seguono Calabria (13,2%), Sardegna (8%), Abruzzo (6,8%), Puglia (3,6%), Molise (1,7%), Basilicata (1,6%).

Per quel che concerne in settori più interessati dalle domande, si nota una forte presenza di quello turistico-culturale, che raccoglie il 43% dei progetti. Al secondo posto, si trovano le attività manifatturiere (27%). Tanti anche i progetti che vertono sui servizi alla persona (13%).

Chi richiede i sovvenzionamenti in questione? Stando ai primi dati, si può notare che il 37% è compreso nella fascia d’età 30-35 anni, mentre un 32% è rappresentato dagli under25. Molto alto anche il livello culturale di chi fa richiesta di sovvenzionamento. Il 38%, infatti, è in possesso di una laurea, un master o un dottorato di ricerca.

Un vero successo, quindi, come conferma il Dottor Gaetano Longobardi del blog Contributi PMI, che sta aiutando diverse giovani realtà della regione Campania a partecipare al bando di concorso. Tuttavia, come lui stesso sottolinea, è importante affidarsi a dei professionisti del settore, al fine di presentare la domanda nella maniera corretta, ma anche per esplicare al meglio il progetto che si ha in mente di sviluppare. In questo modo non si ha solo la sicurezza di presentare tutti i documenti richiesti in maniera corretta, ma anche di buttare giù il proprio progetto nel modo più chiaro possibile. Solo così si potranno avere chance maggiori di accettazione e di concessione dell’aiuto di cui stiamo parlando. D’altronde, Resto al Sud nasce per aiutare l’imprenditoria giovanile a muovere i primi passi ed è proprio per questo motivo che, seguendo i consigli dei massimi esperti e di chi da anni lavora nel settore della concessione dei contributi per le PMI, si hanno maggiori possibilità di successo.

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