Cronaca

Salerno, rubano strumenti ad un noto gruppo musicale: colpo da 4mila euro

Rubano strumenti ad un noto gruppo musicale a Salerno: colpo da 4mila euro. I fatti, secondo quanto riportato da La Città di Salerno, sono avvenuti nel quartiere Arbostella mentre il furgone era parcheggiato in viale Verdi.

Salerno, rubano strumenti a noto gruppo musicale

Disavventura a Salerno per Francesco Granozi, fondatore dei Musicastoria. Alcuni malviventi hanno asportato dal suo furgone, parcheggiato nel quartiere Arbostella, due mixer audio professionali, due valigette con microfoni, palmare e archetti, casse audio. Il bottino è di circa 4mila euro.

La dinamica

I ladri, approfittando della distrazione della manifestazione, indisturbati hanno forzato il cofano del vano bagagli. Sarebbe anche la seconda volta che il musicista subisce lo stesso furto, nella stessa zona: “Strumentazione che serve per lavorare e per vivere e ora mi ritrovo a cominciare da zero, una tragedia” le parole amare del leader. Sono in corso le indagini da parte delle forze dell’ordine.

Il racconto di Granozi

Francesco Granozi, anima dei Musicastoria in otto anni ha subìto tre furti da migliaia di euro. E tutti nella stessa zona: il parco Arbostella. Granozi ha raccontato l’ultimo furto subito a Il Mattino:

“Domenica ero stato a suonare in una villa privata per una festa di cinquant’anni. Intorno alle 21 ho parcheggiato la mia Fiat Doblò nei pressi del centro polifunzionale, a una manciata di passi dal teatro, perché dovevo partecipare alla serata finale di Arena Arbostella, la rassegna dedicata a Gino Esposito. Sono uscito poco dopo la mezzanotte, insieme a due chitarre che avevo portato con me e mi sono infilato in auto. Dopo appena cento metri ho frenato bruscamente perché un gatto mi ha tagliato la strada e mi sono accorto che il portellone posteriore era aperto. A quel punto mi sono fermato per controllare e ho visto che tutta l’attrezzatura era sparita. Per me è stato un colpo durissimo: mi sono messo a girare per tutto il parco nella speranza di trovare qualcuno, dal momento che i ladri dovevano necessariamente avere un’auto o un furgone per caricare tutti gli strumenti, ma non ho visto nessuno. A un certo punto ho intercettato una pattuglia dei carabinieri e ho raccontato loro l’accaduto”

Non è la prima volta che finisce nel mirino dei malviventi… “Purtroppo no. La prima volta risale al 2015. Avevo preso un medicinale e mi ero addormentato in auto nei pressi della chiesa. Quando mi sono risvegliato mancavano all’appello due cellulari e una busta contenente dei soldi che servivano a pagare la band per una serata che avevamo fatto. Dopo anni ho recuperato i cellulari che erano finiti nelle mani di un tipo di Nocera, dove si è poi svolto il processo. Per una assurda coincidenza, poi, il 3 settembre del 2016, il secondo furto, all’altezza del parco giochi. In quella circostanza mi hanno derubato di valigie contenenti preziosi microfoni molto rari e due chitarre che avevo personalizzato con le mie iniziali e con i colori della nazionale di calcio e della Salernitana. Inutile dire che non ho mai più rivisto nulla”.

L’ultimo colpo da migliaia di euro

Granozi, confessa nell’intervista a Il Mattino che non spera di riuscire a recuperare il bottino:

“Purtroppo no, anche le forze dell’ordine non mi sono sembrate fiduciose. Il problema è che c’è un allarme sicurezza al parco Arbostella che non può più essere sottovalutato. A un pizzaiolo hanno rubato una Panda per impossessarsi della marmitta; durante il concerto di Vasco Rossi hanno portato via un’auto di lusso; chi lascia la propria vettura nel parcheggio limitrofo alla metropolitana o non la trova più o non trova più gli oggetti che vi ha dimenticato dentro e fino a non molto tempo fa balordi si divertivano a smontare le gomme delle auto nei box. Servirebbero sicuramente più controlli ma soprattutto le telecamere di cui la zona è praticamente sprovvista. Dai sistemi di videosorveglianza può arrivare un grande aiuto per stanare chi delinque e possono rappresentare un buon deterrente anche nei confronti di chi pigia eccessivamente il piede sull’acceleratore. L’anello del bar Verdi è pericolosissimo per bambini e anziani perché sfrecciano macchine e moto a tutta velocità sia di giorno che di sera”:

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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