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Salerno, polemica per il libro di Quagliariello: Celano risponde a De Luca

Roberto Celano risponde a De Luca in merito alla vicenda del libro di Gaetano Quagliariello, la cui presentazione a Salerno è stata annullata in seguito ad un intervento del consigliere comunale di centrodestra. Nelle scorse ore, il governatore della Regione Campania ha parlato di “atto di cafoneria”, riferendosi alla polemica sollevata proprio da Celano.

Salerno, polemica per il libro di Quagliariello: Celano risponde a De Luca

“Ora parla perfino De Luca. Il re dei cafoni! Da che pulpito viene la predica. La sua lista di proscrizione, nascosta e anche palese, è ampia ed abbraccia ogni settore” ha dichiarato Celano. “Nella sua lista ha, tra gli altri, Saviano, solo a titolo esemplificativo. Ne sa qualcosa il premio Strega Scurati, che non accettò i suoi diktat e si dimise dal Festival che il Capo voleva gestire dall’alto come un puparo. De Luca pensi piuttosto a tutti i danni che sta producendo ai Campani con le sue incapacità e le sue clientele. Ho già avuto modo di chiarire quanto è accaduto”.

Via social, Celano ha sottolineato: “Nella mia storia politica mi sono sempre impegnato per la difesa della libertà in una città in cui, per volontà del Dominus, anche parte dell’informazione si è spesso manifestata chiusa al pensiero alternativo. Non era certo mia intenzione evitare la presentazione del libro.

Ho solo espresso la mia preoccupazione leggendo un post sarcastico di Amleto De Silva che, in un momento di tensione, qualcuno avrebbe potuto interpretare quale provocatorio e sono intervenuto a seguito ad una serie di messaggi di protesta ricevuti per evidenziare il rischio.

Evidentemente il mio post è stato male interpretato e fortemente strumentalizzato (in qualche caso volutamente!) anche da taluni che per 30 anni la propria dignità e la libertà l’hanno calpestata barattandola anche per meno di mezza zeppola ed un caffè – ha aggiunto il consigliere di opposizione – Ritengo che si debba lavorare per riunire le due tifoserie.

L’inverso di quanto fatto dal Governatore quando faceva il Sindaco (allorquando per convenienza di consenso definiva “i napoletani geneticamente ladri”).

Per svelenire e riappacificare ci vuole, però, un’azione graduale ed intelligente. Non servono nè le offese di De Giovanni nè il sarcasmo (in altre occasioni apprezzabile) fuori luogo che potrebbe essere male interpretate in un momento di tensione. Mi impegnerò per questo. Mi spiace molto per l’onorevole Quagliariello che è persona di indiscutibili qualità. Spero anch’io che il sindaco lo inviti in Comune, magari anche insieme a Saviano, al professore Iesu e alle tante altre vittime del sistema deluchiano”.

Redazione L'Occhio di Salerno

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