Cronaca

Salerno, palazzo di giustizia al buio: processi alla luce degli smartphone

SALERNO. Ieri le aule del palazzo di giustizia della città sono rimaste al buio, la sola luce proveniva dagli schermi degli smartphone.

Nonostante il black out le attività giudiziarie, ad eccezione di quelle dove era necessaria la fonoregistrazione, sono proseguite pur tra mille disagi, senza alcun provvedimento di sospensione.

La causa del black out sarebbe un guasto verificatosi nella notte alla centralina posizionata tra il palazzo di giustizia e la scuola Vicinanza, già dalle 9 di ieri mattina, intere zone del tribunale erano completamente al buio.

Intere aree del palazzo di giustizia erano impraticabili e, senza neppure l’ausilio delle luci di emergenza e con l’impianto di metal detector ovviamente fuori uso, ieri al palazzaccio non erano garantite le elementari norme di sicurezza, già estremamente precarie all’interno di un edificio vecchio e fatiscente dove, ogni giorno, è messa a repentaglio l’incolumità di tutti i lavoratori: magistrati, avvocati, personale giudiziario ed utenti.

In molti ieri invocavano un provvedimento di sospensione di tutte le udienze che non è però pervenuto e che, a parere di altri, sarebbe stato configurabile come interruzione di pubblico servizio.

Così, di fatto, secondo quanto riporta Il Mattino, ogni giudice si è regolato autonomamente: se infatti alcune aule erano completamente off limit, altre erano maggiormente praticabili.

Le polemiche sul palazzo di giustizia al buio

Nonostante l‘avanzamento dei processi e delle attività del palazzo le polemiche non sono mancate: «Oggettivamente quando ci sono queste situazioni emergenziali -ha affermato il presidente della camera penale, l’avvocato Michele Sarno – occorre garantire la sicurezza di tutti gli operatori: molte udienze sono state rinviate, che era l’unica cosa da farsi pur nel rispetto dell’espletamento della funzione pubblica.

Si è cercato cioè di contemperare l’esigenza di celebrare i processi senza quindi interrompere il pubblico servizio, con quella di preservare la sicurezza di tutti gli operatori».

Se il black out di ieri ha quindi ancora una volta messo in evidenza le condizioni di grave fatiscenza del tribunale cittadino all’interno del quale anche il sistema delle luci di emergenza non sembra funzionare per il meglio, continua, gradualmente, il trasferimento degli uffici del tribunale presso la cittadella giudiziaria.

Questa mattina, presso l’aula Parrilli, si terrà una conferenza stampa avente ad oggetto proprio il trasferimento degli uffici del Palazzo di Giustizia alla Cittadella dove sono già confluiti gli uffici di via Papio, quelli destinati alla sezione fallimentare del tribunale di Salerno.

Con il completamento della Cittadella Giudiziaria, progettata nell’area dell’ex scalo merci ferroviario dall’architetto inglese David Chipperfield, magistrati, avvocati, cittadini e impiegati del Palazzo di Giustizia potranno finalmente disporre di una struttura adeguata alle esigenze della moderna amministrazione giudiziaria, nel settore civile, nel settore penale e in quello amministrativo.

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