Politica

Salerno, Santoro sul Crescent: “Condominio privato nell’area più bella di Salerno”

SALERNO. «Il dibattito di questi anni sul Crescent è stato surreale, la critica è stata concentrata in maniera fuorviante sulla forma o il gusto dell’opera spostando su un canale soggettivo e sbagliato la questione».

Con queste parole Dante Santoro, consigliere comunale del gruppo Giovani salernitani – DeMa ha commentato le relazioni conclusive di Ministero dei beni culturali e del Comune di Salerno – pubblicate questa mattina su Repubblica Napoli – in merito alla vicenda Crescent, il cui processo è alle battute finali.

Mibact e Comune di Salerno sono costituiti parte civile.

La vera domanda

«La vera domanda da farsi era (ed è) come può la politica aver deciso che l’area più importante e di maggior pregio della città, un affaccio naturale sulla costiera più bella del mondo, doveva ospitare un condominio e accontentare gli interessi privati di qualcuno piuttosto che l’esigenza di un’intera città di valorizzare un’area da anni abbandonata? – ha continuato il consigliere di opposizione di Salerno – questo è il vero dato oggettivo che condanna i salernitani ad essere ostaggio di una politica che ha favorito interessi di pochi piuttosto che quelli della collettività.

A riprova di tutto ciò addirittura il Ministero dei Beni Culturali ha chiesto 200mila euro di danni a De Luca e company, motivando così la richiesta:

«L’intervento in realtà cela un sostanziale e quasi esclusivo interesse privato e si è dimostrato uno degli affari immobiliari privati più imponenti della provincia di Salerno». «A breve ci sarà la sentenza, ma i primi giudici devono essere i cittadini – ha concluso – e spero che queste riflessioni aiutino a farsi un’idea su quello che è successo nella nostra città in questi anni».

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