Economia

Il filo che unisce sport, impresa e sociale: l’opinione di De Rosa (SMET)

Tra i protagonisti della più importante fiera della logistica sostenibile in Italia (il LetExpo di Verona) c’era anche il CEO di SMET, Domenico De Rosa. Proprio in occasione della manifestazione tenutasi tra il 12 e il 15 marzo, De Rosa si è intrattenuto con molte personalità dell’imprenditoria, della politica e finanche dello sport. Tra gli “ospiti d’onore” al LetExpo c’era anche Fabio Cannavaro, storico capitano dell’Italia campione del mondo nel 2006.

Sport, impresa e sociale: parla Domenico De Rosa

Il numero uno di SMET ha voluto sottolineare la stretta, strettissima relazione, tra i valori dello sport e quelli che rendono un’azienda virtuosa e di successo. Lo sport è un vettore privilegiato e straordinario di socialità” ha affermato De Rosa. “È importante segnalare quanto lo sport può insegnare e trasmettere all’imprenditoria e viceversa. Posso affermare con orgoglio che una delle principali vertenti d’azione non strettamente economiche è quella che vede l’associazione, presieduta da Guido Grimaldi, impegnata nel sociale. Lo sport unisce le persone, riqualifica e valorizza gli ambienti, genera nuove possibilità umane ed economiche e stimola la crescita della persona. Lo sport, al di là dell’aspetto competitivo, dà disciplina, stimola il rispetto per le regole e per l’altro, che sia l’avversario o il compagno. Ci si pone degli obiettivi e si fa il possibile per raggiungerli e poi superarli. Ecco: la mentalità sportiva – continua De Rosa – è un fattore straordinario di crescita quando la si porta nel mondo imprenditoriale”.

Tra i principali relatori della quattro giorni organizzati dall’ALIS, il CEO di SMET ha voluto ricordare l’importanza di una serie di iniziative portate avanti in favore della sostenibilità sociale. “Perché la sostenibilità non è solo ambientale – spiega De Rosa -. La sostenibilità è un vero e proprio modo di intendere lo sviluppo e la crescita, sia di un’impresa che della società. IN SMET abbiamo puntato forte su una politica di responsabilità sociale estremamente attenta e dall’alto valore etico. Come nello sport, ogni membro del gruppo, della squadra, ha la sua importanza strategica. Ogni dipendente va valorizzato, così come si valorizza il rapporto con i partner e con i clienti”.

De Rosa, già presidente onorario della prima squadra di calcio di Paestum, la US Poseidon 1958, ha voluto così mettere in risalto quel filo – talvolta invisibile, ma sicuramente ben presente – che unisce sport, impresa e società. Con valori di fondo condivisi che garantiscono un progresso autentico, sia individuale che collettivo e sociale.

Redazione L'Occhio di Salerno

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