Economia

La storia di bitcoin vista attraverso i mercati di scambio

Negli ultimi anni il digitale ci ha dimostrato come si possa dare valore a una moneta immateriale fino a farla valere 20 mila USD al cambio presso un servizio di scambio monetario, una grande evoluzione dell’economia ancora poco capita e che con il bitcoin sta provando a scrivere un nuovo capitolo nella storia di questo settore a livello globale.

Il bitcoin, la prima criptovaluta mai creata, ha una storia breve, il documento tecnico appare nel mese di ottobre del 2008 ed i primi 50 bitcoin (abbreviato BTC) vengono “coniati” il 3 gennaio 2009. Nonostante la giovane età del metodo di pagamento digitale, di esso si sono scritte e si potrebbero scrivere centinaia di storie, a partire da quelle che vogliono descriverci il profilo di Satoshi Nakamoto o che dicono di sapere chi sia il misterioso inventore di quella che poi è stata definita blockchain, termine traducibile con catena a blocchi, catena di blocchi, blocchi di transazioni di valore criptograficamente collegati tra loro.

I pionieri dell’investimento in criptovalute possono anch’essi raccontare la loro storia del bitcoin. Questi avventurieri, applicando le medesime regole del Forex, hanno contribuito a migliorare gli strumenti di scambio del bitcoin, ed oggi possono raccontarci la cronostoria del prezzo di BTC presso i mercati di scambio.

Ed è quello che vogliamo fare ora al termine di questo 2018: raccontare in breve la storia del prezzo di bitcoin dai primi scambi a oggi.

 

Storia del prezzo di bitcoin sui mercati di scambio

Le prime piattaforme di scambio nascono solo nel 2011 e in precedenza i BTC si regalavano o viaggiavano da un portafoglio personale (Bitcoin Core) all’altro e basta.

Nel 2011, con la nascita dei mercati di scambio del bitcoin la speculazione prese possesso anche di questo settore. A giugno del 2011 il BTC valeva 32 USD, ma a novembre di quello stesso anno è precipitato a 2 USD. Il primo grande flop del bitcoin: -94% in cinque mesi.

Dopo quasi due anni nell’apparente anonimato, ad aprile 2013 il bitcoin supera tutti i record precedenti fermandosi a 144 USD il 30 aprile, ma il 3 maggio crolla in fretta a 85 USD.

Dato per spacciato, a novembre 2013 BTC raggiunge un prezzo sbalorditivo superando di slancio i 1.000 USD: 1.127 USD il 30 novembre. Della notizia ne hanno scritto anche i quotidiani nazionali e le agenzie di stampa più importanti.

Nel 2014, la chiusura per frode dell’exchange Mt.Gox ha generato il primo grande terremoto di vaste proporzioni nell’economia delle monete digitali: il 7% dei bitcoin in circolazione in quel periodo svaniscono nel nulla. La conseguente forte svalutazione ha portato il bitcoin a 185 USD il 14 gennaio 2015.

Nell’estate del 2016, dopo l’halving di giugno, il valore di BTC riprende la sua ascesa e l’1 gennaio 2017 scavalca quota 1.000 USD.

Il 2017, tra regressioni anche del 30% in pochi giorni, viene ricordato come l’anno del grande boom: il 17 dicembre 2017 tocca quota 19.818,5 USD.

In quel momento, chiunque possedeva un bitcoin poteva permettersi di comprare una utilitaria nuova di zecca senza spendere un solo euro di tasca propria.

Il 2018 è storia di oggi: Il bitcoin vale 3.404 USD, ma ha perduto 16.414 USD di valore se consideriamo il massimo che era arrivato a toccare.

La domanda da porsi è se davvero sia finita qui la storia.

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