Truffa e falsità ideologica su atti di fede privilegiata e per interesse privato del curatore negli atti di fallimento di una società: è finito nei guai nella mattinata odierna, mercoledì 28 giugno, un commercialista di Nocera Inferiore.
Nocera Inferiore, truffa e falsità ideologica: nei guai commercialista
La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno nella mattinata odierna ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale e reale nei confronti di un commercialista del posto G.D.
L’uomo è indagato a vario titolo per truffa, falsità ideologica e materiale commessa dal Pubblico Ufficiale su atti di fede privilegiata e per interesse privato del curatore negli atti del fallimento.
Le indagini
Le indagini condotte dai finanzieri hanno permesso di accertare che il professionista, approfittando della propria posizione di curatore fallimentare, dopo aver realizzato un’operazione di investimento dell’importo di 3 milioni di euro (in assenza di autorizzazioni del comitato dei creditori e del Giudice Delegato), vincolando liquidità dell’attivo fallimentare, distraeva interessi generati dall’operazione speculativa per oltre 13mila euro, trasferendo l’importo su un conto corrente personale di un istituto bancario estero.
Tale operazione, secondo l’impostazione accusatoria, sarebbe stata realizzata attraverso il confezionamento di un falso mandato di pagamento in favore del professionista, recante un fittizio logo della Repubblica e la contraffazione della attestazione grafica della firma digitale del Giudice Delegato. Contestualmente, al fine di occultare tali operazioni illecite, l’indagato ometteva di procedere alle prescritte registrazioni nella contabilità della fallita, addebitando sui conti di quest’ultima i costi sostenuti per la realizzazione della contestata operazione speculativa.
La misura cautelare
Sulla base di quanto emerso è stata eseguita l’ordinanza applicativa della misura interdittiva del divieto di esercitare la professione di commercialista, di revisore dei conti, di amministratore di società di persone e di capitale, di sindaco di società per la durata di 12 mesi e un sequestro preventivo di circa 18mila euro.
