Cronaca

Vallo della Lucania, finti corsi formativi: indagate 268 persone

Finti corsi formativi a Vallo della Lucania: la Procura ha concluso le indagini, sono indagate ben 268 persone. L’ipotesi: “Credito d’imposta ottenuto con false attestazioi”. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

FInti corsi formativi a Vallo della Lucania, gli indagati

La Guardia di Finanza ha svolto le indagini tra il 2020 e il 2021 riuscendo a scovare ben 268 persone, ora indagate con l’accusa di associazione a delinquere, indebita compensazione di crediti d’imposta, falso e autoriciclaggio. Secondo le accuse, il meccanismo si basava su crediti inesistenti ottenuti grazie a false attestazioni di formazioni di personale dipendente.

Nel dettaglio, una rete di procacciatori avrebbe individuato le imprese alle quali proporre di beneficiare del credito di imposta inerente la formazione del persone: a tal fine, una società con sede a Cicerale, avrebbe fornito alle imprese la documentazione relativa alle ore di formazione (durante le indagini furono sequestrati registri didattici delle presenze, autocertificazioni, relazioni del docente) che i dipendenti dichiararono di aver effettuato ma che non sarebbero mai avvenute realmente. Con quelle stesse carte poi venivano creati falsi contratti collettivi aziendali per attestare i costi sostenuti dalle imprese retrodatanto i controtti in ultima istanza ad altri professionisti ‘compiacenti’ che rilasciavano l’attestazione del credito d’imposta. Quest’ultimo veniva poi restituito inpercentuale a titolo di provvigione. I contratti venivano redatti da delegati sindacali, oltre che da professionisti, con marche da bollo false che servivano ad attestare l’avvenuta formazioni con guadagni di circa 57 milioni di euro

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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