Cronaca

Mary Rider, da giornalista a pornodiva: “Guadagnavo poco, svolta l’incontro con Rocco Siffredi”

Pagani, Mariagiovanna Ferrante da giornalista ad attrice hard: la storia di Mary Rider: "Oggi con i miei sono in ottimi rapporti"

In arte si chiama Mary Rider, ma il suo vero nome è Mariagiovanna Ferrante. Originaria di Pagani, è passata dal giornalismo al cinema a luci rosse. Intervistata dal Corriere del Mezzogiorno, la nuova diva dell’hard ha raccontato: “Guadagnavo poco, la svolta l’incontro con Rocco Siffredi. Vorrei riprendere a fare inchieste e interviste”.

Pagani, Mariagiovanna Ferrante da giornalista ad attrice hard: la storia di Mary Rider

Dopo aver lavorato anche per l’Ansa La Stampa, Mariagiovanna Ferrante è passata dalla carriera di giornalista a quella di pornostar. Vive a Torino, con il marito, noto nell’ambiente come Capitano Eric, (originario della provincia di Napoli). Nel giro di poco tempo, ha messo su una fiorente attività di servizi erotici per adulti, come una casa di produzione e un sexyshop.

La prima volta, con la maggiore età: “Ho aspettato i 18 anni dopo le prime sperimentazioni… volevo che nessuno potesse rimproverarmi per la scelta che avevo fatto”. Ha frequentato il liceo classico a Nocera Inferiore e poi l’università a Napoli: “I miei avrebbero voluto che facessi lo scientifico a Pagani e l’università a Salerno. Ma ho puntato i piedi e sono andata via da casa per studiare”.

Poi l’esperienza in Inghilterra: “Vinsi l’Erasmus e dovevo restare là nove mesi, invece feci un terribile incidente automobilistico dopo due mesi e rimasi in coma trenta giorni. E dopo un altro mese di degenza in ospedale tornai a Pagani. Mi sono laureata in Lettere moderne con tesi in letteratura comparata sul personaggio della donna vampiro. Ho cercato un argomento che rispecchiasse la mia personalità di donna fuori dagli stereotipi”.


pagani-chi-e-mariagiovanna-ferrante-mary-rider
Mary Rider

Il lavoro da giornalista

“Mi piaceva e mi piace tuttora scrivere e cominciai la pratica giornalistica, uno dei miei maestri fu Goffredo Locatelli, scomparso un anno fa, che dirigeva una rivista di Scafati, Albatros, con cui cominciai a collaborare” ha raccontato, ricordando il suo primo articolo: “Nel 2001, la classica inchiesta su come tornare in forma dopo i bagordi natalizi. Prima un master a Torino, dove mi trasferisco dopo essermi sposata. e poi per un’estate al quotidiano locale Cronaca Qui. Lo stage a cui si riferisce è del 2008: tre mesi alla Stampa e due all’Ansa a Napoli”.

La nuova carriera

“Ero una precaria e nel momento in cui sei pagata a cottimo ti retribuiscono solo quello che produci. Le mie proposte erano inchieste, approfondimenti e spesso non venivano neanche ascoltate. Così un po’ alla volta ho iniziato ad allontanarmi dal mondo del giornalismo. Nel 2012 comincio a frequentare con mio marito i club privée, un percorso privato di coppia che mi fa molto bene. Imparo a utilizzare i tacchi, da giornalista vestivo sempre casual, e a indossare completini sexy. Il passo successivo è lo scambismo”

Decisivo è stato l’incontro con Rocco Siffredi: “Nel 2014 la nostra prima esperienza professionale è con lui. Pensare che appena qualche mese prima stavo ancora alla scrivania a scrivere articoli! Da allora ho girato più di 500 video. I miei genitori? Lo scoprirono loro per caso, in occasione di Juventus-Napoli del 2015: in famiglia siamo tutti tifosissimi e mio padre era iscritto a un gruppo su facebook dove a un certo punto riconobbe la figlia, coperta dalla sola bandiera del Napoli, che prometteva che avrebbe fatto lo spogliarello se gli azzurri vincevano. Furono giorni difficili, oggi però con i miei sono in ottimi rapporti. Anche se evito di raccontare nel dettaglio quello che faccio”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio