Politica

Battipaglia, cessazione dell’attività di un capannone: interviene Longo

BATTIPAGLIA. In merito alla nota stampa del dott. Antonio Visconti, Presidente del consorzio Asi, si riportano di seguito le dichiarazioni del capogruppo consiliare di Forza Italia, dott. Valerio Longo.

Cessazione dell’attività di un capannone: le parole di Longo

“È un dato di fatto che dagli inizi degli anni 90 l’ASI si è impegnata ad alimentare normative tese a complicare l’insediamento delle imprese e le attività presupposte, mediante normative e regolamenti che si dichiaravano nelle enunciazioni per facilitare i condomini industriali, nei fatti però, partendo dal presupposto che in mancanza di regole esistevano margini ampi circa la libertà di impresa, ha definito un complicato sistema di controllo delle iniziative che ha di fatto impedito e complicato la vita degli insediati e il rilascio dei N. O.

Questo sistema di controllo è stato poi gravato dalla duplicazione delle competenze in materia e l’impresa è stata costretta a subire tempi oceanici per trovare soluzioni al proprio insediamento.

Il Presidente dell’ASI sa bene che ha sufficienti poteri per semplificare la vita delle imprese e sa altrettanto bene che il governo dell’ASI ha violato costantemente le riforme introdotte dalla legge 241/90 circa la semplificazione; quelle inerenti il “Procedimento Unico” istituito con il SUAP; la direttiva BOLKSTAIN circa la liberalizzazione.

Ciò ha determinato l’insofferenza degli imprenditori a un sistema burocratico teso a determinare perdite di tempo e di chance: due elementi che secondo gli analisti economici nazionali e internazionali sono limitanti della competitività. E il problema centrale dello sviluppo produttivo, economico e occupazionale italiano resta quello di una scarsissima produttività in ordine al tempo del lavoro che pesa sia sulla capacità d’impresa che dei salari.

L’ASI nei presupposti istitutivi era nata per incentivare lo sviluppo produttivo (Area di Sviluppo Industriale) mentre nei fatti è divenuto un carrozzone con interessi e ruoli di agenzia immobiliare che ha prodotto anche pessime periferie ed agglomerati industriali senza una preventiva pianificazione di dettaglio.

Fatto che è sotto gli occhi di tutti. A meno della principale via Brodolini che prosegue con il viale delle industrie tutto l’impianto viario restante e derivato risulta caotico, occasionale e approssimativo, seppure l’intero vasto comparto risultava in origine una unica distesa di terreni liberi in cui si sarebbe potuto disegnare con regolarità un impianto generale razionale ed efficiente.

Oggi tecnici, avvocati amministrativi di sicuro affidamento e cultura, politici e imprese che criticano il sistema consolidato di potere fine a se stesso sono additati dal Presidente ASI come cattivi consiglieri di quanti NON INTENDONO RISPETTARE LE REGOLE IMPOSTE DALL’ASI. Ma, a ben vedere è l’ASI e quanti la affiancano che non intende rispettare le norme e le leggi di rango superiore. Il mio è un invito schietto ed onesto ad un uomo, un professionista, un presidente, Antonio Visconti, che stimo, che non ritengo responsabile delle scelte vessatorie perpetrate da troppo tempo da tutti coloro che  l’hanno preceduto.

Abbandoni le difese d’ufficio e metta mano ad una sana denormazione che attui la semplificazione, la liberalizzazione degli usi per lo sviluppo economico e produttivo.

L’invito di Longo

In pratica lo invito a convenire in un semplice protocollo d’intesa che impegni tutti, Comune ed ASI a:

1- Liberalizzare il regime degli usi;

2- liberalizzare l’insediamento dei condomini produttivi per minimizzare i costi insediativi, i costi gestionali e incentivare la collaborazione d’impresa;

3- delegiferare semplificando il quadro normativo con pochi articoli circa le norme edilizie e quelle circa i caratteri d’impresa;

4- obbligare la burocrazia ad attuare ogni procedimento mediante conferenze dei servizi asincrone, rispettando i tempi del procedimento unico in capo al SUAP comunale fissati per legge.

5- definire le diverse e complementari competenze in materia di esame delle istanze evitando doppioni istruttori: al comune l’esame edilizio ed urbanistico; all’ASI circa la valutazione dei processi produttivi.

Non giochiamo a rappresentare chi investe e chi si batte per collaborare a realizzare un futuro adeguato ai tempi come banditi. Questo gioco non porta da nessuna parte”.

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