Cronaca

Battipaglia, CivicaMente sull'istituto De Amicis: «tariffe troppo alte»

BATTIPAGLIA. Tariffe troppo alte per le associazioni no profit, CivicaMente chiede all’amministrazione comunale di dare man forte alla diffusione della cultura.

«L’ 8 dicembre 2014, in quello che è stato definito il “Rinascimento Battipagliese”, venivano riaperte le porte dello storico edificio scolastico Edmondo De Amicis dopo 12 anni grazie alla triade commissariale presieduta dal vice prefetto Gerlando Iorio.

La scuola elementare E. De Amicis, edificio simbolo per i battipagliesi, diventa cosi polo culturale cittadino. Battipaglia e le associazioni avevano finalmente uno spazio dove poter godere dei piaceri della cultura attraverso mostre ed eventi in modo totalmente gratuito».

Una situazione che non dura a lungo, e dopo due anni arrivano le tariffe che incidono pesantemente l’attivismo delle associazioni no profit, che si trovano in difficoltà a causa delle onerose spese per l’utilizzo dell’istituto De Amicis.

Il malcontento è scaturito dall’introduzione di una tabella tariffaria oltremodo esosa per l’utilizzo delle aule. Il provvedimento ultimo a firma della Commissione Straordinaria chiese un impegno alla nuova amministrazione per la rettifica di tale atto. Siamo giunti ormai al 10° mese dell’amministrazione presieduta dal Sindaco Cecilia Francese e nonostante le sollecitazioni per le vie brevi, non si hanno ancora notizie in merito.

Le attuali tariffe fanno si che un’associazione cittadina no profit e senza scopo di lucro che voglia organizzare un evento culturale all’interno del polo, è costretta a sborsare: 40euro al giorno dal lunedì al venerdì 50 euro per il sabato e ben 70 euro nei giorni festivi, il cui ammontare porta la tariffa a 320 euro a settimana, a cui bisogna aggiungere un minimo di spese pubblicitarie».

Il polo culturale rimane quindi scarsamente utilizzato, e al gestione non aiuta: «ad aumentare la confusione in ambito gestionale ci sono anche i tentativi da parte della stessa amministrazione di aggirare tale regolamento concedendo a titolo gratuito alcune aree della De Amicis, come il corridoio.

La sala proiezioni prevista nel progetto iniziale della triade commissariale invece sembra sparita nel nulla con essa anche i 7000 euro già stanziati per la realizzazione. In questo scenario a dir poco caotico, a farne le spese sono la cultura ,che in questa città fa sempre più fatica a trovare spazi e soprattutto i cittadini che vorrebbero una Battipaglia più stimolante, come visto nell’ultimo fine settimana ottimamente realizzato da privati.

L’amministrazione ha il dovere di scegliere una strada chiara per la cultura e di assumersi la responsabilità di incentivarla in ogni sua forma, non tassandola, ma sostenendo ogni iniziativa».

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