Cronaca
Camorra, politica e scambi di voto a Scafati: gli avvisi di garanzia

Camorra, politica e scambi di voto a Scafati: gli avvisi di garanzia.
Nella giornata odierna, personale della Sezione Operativa della Dia di Salerno ha notificato l’avviso della conclusione delle indagini preliminari e contestuale informazione di garanzia, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno-Dda (Pubblico Ministero dott. Vincenzo Montemurro) nei confronti dei seguenti indagati:
- Aliberti Angelo Pasqualino: ex Sindaco di Scafati, in carica dal 15/04/2008 al 27/05/2013;
- Aliberti Nello Maurizio:Â fratello dell’ex Sindaco;
- Barchiesi Roberto: ex Consigliere Comunale del Comune di Scafati, in carica fino al 19/12/2016;
- Cozzolino Giovanni: dipendente del Comune di Scafati fino al 31/12/2016;
- Loreto Alfonso:Â figlio del boss pentito, Pasquale Loreto, del clan Ridosso Loreto;
- Paolino Monica: ex Consigliere Regionale di Forza Italia e Presidente della Commissione Antimafia in Consiglio regionale;
- Petrucci Ciro: ex vice-presidente partecipata Acse;
- Ridosso Andrea:Â esponente del clan Ridosso Loreto;
- Ridosso Gennaro:Â esponente clan Ridosso Loreto e gestore, insieme ad Alfonso Morello, della Caffetteria in via De Filippo a Scafati;
- Ridosso Luigi: esponente del clan Ridosso Loreto, nipote di Gennaro Ridosso;
Le investigazioni condotte dalla Dia di Salerno nell’ambito dell’operazione Sarastra hanno consentito di raccogliere significativi elementi di responsabilità a carico degli indagati, ritenuti responsabili:
- tutti, in concorso, del reato di scambio elettorale politico–mafioso (art. 416ter c.p.);
- Aliberti Angelo Pasqualino, Aliberti Nello Maurizio e Ridosso Gennaro, sempre in concorso, dei delitti di minaccia aggravata (art. 612 c.p.) e violenza privata (art. 610 c.p.) aggravate dal metodo mafioso (art. 7 d.l. 152/91);
- Ridosso Gennaro, Ridosso Luigi e Loreto Alfonso, del reato di estorsione (art. 629 c.p.) aggravata dal metodo mafioso (art. 7 d.l. 152/91).
Il medesimo provvedimento verrà notificato anche alle persone offese tra cui:
- Presidenza del Consiglio dei Ministri, domiciliata presso la locale Avvocatura Distrettuale;
- Comune di Scafati, in persona del Presidente della Commissione Straordinaria.