Cronaca

Capaccio, l'opposizione si schiera contro il cambio denominazione e diffida De Luca

CAPACCIO. L’opposizione si schiera vivamente contro la richiesta del cambio di denominazione del Comune di Capaccio da parte della giunta Regionale capeggiata da Vincenzo De Luca.

I Consigliori di Opposizione Gennaro De Caro, Franco Tarallo, Pasquale Cetta e Nino Pagano hanno inviato una nota al presidente della repubblica, ove chiedono di non ratificare la proposta di cambio di denominazione del comune cilentano. Nella specifica, i quattro consiglieri, chiedono cautela e ed attenzione per la valutazione di questa importantissima scelta, determinante per l’intero comune e i suoi cittadini.

La minoranza tuona: «siamo di fronte a un nuovo disegno di legge per il quale sussiste l’obbligo di osservare l’intera procedura prevista dalla legge regionale n.54 del 29.10.1974, incluso l’espletamento del referendum consultivo tra la popolazione di Capaccio, previsto dall’articolo 14 dello Statuto regionale» Ciò dovrebbe imporre l’entrata in scena della popolazione che, con un sacrosanto referendum popolare, potrebbe finalmente decidere da se cosa fare dell’attuale nome di questo glorioso comune cilentano.

Ricordiamo alla nostra amatissima giunta regionale, che il Comune di Capaccio (originariamente Calpatium o Caput Acquis) prende il nome proprio dall’edilliaco termine “Origine dell’Acqua”, sul quale si erge Capaccio Vecchia (in prossimità della Madonna del Granato).

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio