Cronaca

Eboli, la “Festa del sacrificio” non sarà celebrata in pubblico

La festa musulmana di Eboli del 31 luglio non sarà celebrata in luogo pubblico per l’emergenza coronavirus. Senso di responsabilità, attenti rapporti istituzionali e preoccupazione per l’emergenza sanitaria hanno consigliato di non celebrare in luogo pubblico la “Festa del sacrificio” che la comunità musulmana avrebbe dovuto organizzare per domani, venerdì 31 luglio.

La festa musulmana di Eboli non sarà celebrata in luogo pubblico

La decisione è scaturita dopo l’incontro tra l’associazione religiosa Alba, presieduta da Rakik Said, che rappresenta la comunità musulmana, il Comune di Eboli ed i rappresentanti delle forze dell’ordine. Una decisione giunta con l’accordo di tutti, in seguito all’emergenza da coronavirus ancora presente. “Prendo atto, a nome dell’intera città, del senso di responsabilità e della disponibilità della comunità musulmana ebolitana – dice il sindaco, Massimo Cariello – Ringrazio inoltre le forze dell’ordine, per la costante presenza e per la sensibilità verso tutte le tematiche del territorio. Ancora una volta il dialogo ha portato a decisioni importanti, in questa occasione anche grazie al lavoro svolto sul territorio dal delegato alla sicurezza, Giuseppe La Brocca”.

L’appello del sindaco Cariello

“L’emergenza Covid-19 è ancora presente, perciò colgo l’occasione per invitare i cittadini ad indossare le mascherine nei luoghi chiusi e comunque a rispettare le distanze per la salute e la sicurezza di tutti”.


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