Cronaca

Fonderie Pisano a Montecorvino, Lamberti smentisce l'accordo

MONTECORVINO PUGLIANO. In poche righe, il sindaco picentino Gianfranco Lamberti smentisce l’esistenza di un accordo per delocalizzare le Fonderie Pisano nel territorio che amministra: «è destituita di ogni fondamento» queste dunque sono le parole che innalzano un ennesimo muro tra l’azienda e la provincia salernitana. Tuttavia, il suo vice, Alessandro Chiola si ostina a confermare la notizia «famoso sopralluogo e l’ipotesi della presentazione dei progetti» c’è stato, ma è stato «voluto durante la precedente amministrazione, dalle stesse persone che oggi lo strumentalizzano per screditare altri». Ma Chiola dimentica che questi fatti risalgono ad oltre due anni fa, spiega l’ex primo cittadino Domenico Di Giorgio: «da me si presentarono alcuni tecnici, prima ancora che si scegliesse come area quella di Giffoni Valle Piana, per valutare la possibilità di un suolo adatto alla delocalizzazione dell’impianto». E persino in quella occasione «feci notare che la nostra area industriale, quella di Pagliarone, è fortemente urbanizzata e non era adatta ad accogliere insediamenti industriali pesanti». Da allora «nessuno ha mai presentato alcuna richiesta e progetto né ho avuto mai più contatti con queste persone». Di Giorgio ammette che in questi giorni «sono circolate voci su alcuni tecnici interessati all’area a ridosso dello svincolo autostradale, ma più di questo non saprei. Mi auguro che l’attuale amministrazione non prenda in considerazione questa ipotesi di delocalizzazione per la salvaguardia dei nostri concittadini».

L’ex sindaco Di Giorgio ci va giù duro, in un post su Facebook scrive: «Altro che fantasie. De Luca comincia a riscuotere da Lamberti. Il rischio reale è che ci arrivi il primo regalo». Vincenzo De Luca in questa faccenda è determinante. Nei giorni concitati legati alla vertenza Fonderie, De Luca si assunse la responsabilità di intervenire in prima persona, chiedendo e ottenendo l’intervento dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa per la risoluzione del problema. E, tra le tante soluzioni, quella di delocalizzare, decretando così l’area di “crisi” al fine di accedere ai finanziamenti Invitalia, era il modo migliore per garantire il paracadute ai Pisano.

Sia nelle cosiddette “aree del cratere”, che nei Comuni picentini, De Luca ha già piazzato i suoi fedelissimi, così dopo il fallimento di Giffoni, Lamberti poteva essere il trampolino di lancio per l’ipotesi Montecorvino, ma così non sarà. Pugliano infatti dice no alle Fonderie Pisano, il sindaco e la Giunta hanno combattuto con sciabole e coltelli per impedire questo processo e il primo cittadino in una nota spiega: «Sto verificando con gli uffici, se prima del mio insediamento, vi siano stati rapporti tra i titolari e l’amministrazione, a qualsiasi livello e a qualsiasi titolo». Il vice è più diretto e spiega: «Faremo di tutto per evitare che venga portato a termine tale progetto e che vengano attribuite colpe verso l’attuale amministrazione, mai stata chiamata ancora in causa per esprimere un suo parere».Infine l’assessore all’ambiente, Vito Montella: «Lo sviluppo che vogliamo sostenere è ben diverso. Montecorvino Pugliano non si tocca!».

Fonte: La Città

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