Cronaca

Gioco d’azzardo a Salerno, 53mila euro di multe negli ultimi 5 mesi

Secondo i dati del comando provinciale di Salerno della Guardia di Finanza, nei primi 5 mesi del 2019 nel territorio di riferimento sono state riscontrate 8 violazioni in materia di apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento, che hanno portato a sanzioni irrogate a vario titolo in materia di apparecchi per un totale di quasi 53mila euro. I sequestri di apparecchi sono stati 11 e quelli relativi ai cosiddetti totem 5.

Gioco d’azzardo a Salerno

Sono stati individuati anche 8 punti clandestini di raccolta scommesse. Sono i numeri emersi durante l’iniziativa ‘In nome della legalità: il gioco nel Comune di Salerno’ organizzata alla stazione marittima della città campana e promosso da Codere, network internazionale delle sale da gioco.

“L’attività della Guardia di Finanza a tutela del monopolio statale del gioco è volta a reprimere tutte le forme di illegalità che interessano il settore: dal mancato pagamento dei tributi, ai fenomeni di abusivismo, alla presenza di organizzazioni criminali nella gestione delle attività lecite e illecite”, riferisce Sebastiano Barbato, comandante del gruppo Guardia di Finanza di Salerno.

“Tale missione investe in pieno le responsabilità del Corpo, quale Forza di polizia economico-finanziaria e giudiziaria a competenza generale, che svolge la propria azione in questo ambito a salvaguardia del gioco pubblico, al fine di impedire alla criminalità organizzata di infiltrarsi nel mercato regolare, nonché per tutelare: il gettito fiscale derivante dalla raccolta, con particolare riguardo al prelievo erariale unico, all’imposta unica sulle scommesse e all’imposta sugli intrattenimenti, oltre che alle imposte dirette e indirette; il corretto funzionamento del mercato, dalle distorsioni provocate da operatori privi delle concessioni e delle autorizzazioni previste dalla legge; i consumatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia, né sulla regolarità del gioco, né sulle probabilità di vincita, tutelando le fasce più deboli, prime fra tutte i minori”.

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