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Intervista alla Dragonetti sulla lite con don Franchetti: tutto inaspettato

MONTECORVINO ROVELLA. Nuove informazioni riguardo il litigio che, ormai da giorni, infiamma la città di Montecorvino Rovella, tra il parroco della chiesa di Sant’Eustachio e San Bernardino don Enrico Franchetti e, una fedele del posto, la signora Dragonetti.

Abbiamo intervistato la diretta interessata, la signora Dragonetti, che molto gentilmente ha risposto alle nostre domande.

Secondo quanto detto dalla fedele tutta la questione ha avuto inizio l’anno scorso, quando i rapporti tra la signora e il parroco hanno incominciato ad inasprirsi.

Il sabato sera prima della processione dedicata alla Madonna dell’ Eterno don Enrico Franchetti avrebbe proibito alla fedele di aver parte alla processione nei ruoli che da più di 19 anni rivestiva: portare in spalla la statua della Madonna e vestirsi in accordo con la funzione.

Alla richiesta di motivazioni da parte della fedele il parroco avrebbe risposto: «Perché hai messo la foto».

Come un fulmine a ciel sereno il divieto del prete ha devastato la povera donna che, quasi umiliata, non ha potuto far altro che seguire la processione tra le lacrime, destando anche l’attenzione di maresciallo e sindaco della città – la donna è infatti celebre nella città e al centro delle varie festività religiose – che, al loro tentativo di intervenire e parlarne col prete, sono stati fermati dalla donna in maniera tale da essere perfettamente ligi al divieto imposto.

Il comportamento del prete è stato, per la signora Dragonetti, inaspettato e immotivato: il prete, infatti, era solito celebrare due volte all’anno delle messe proprio nel sagrato del ristorante della donna in concomitanza del mese mariano e, ad agosto, della festività della Madonna dell’ Eterno senza mai aver sollevato alcun tipo di polemica.

All’accusa di utilizzo a scopi di lucro, fatta dal parroco, dell’immagine sacra della Madonna la signora Dragonetti risponde che non ha mai ricevuto alcun introito dalle attività che ospita nel suo ristorante e che, anzi, è solita offrire gratuitamente a tutti quelli che vengono a seguire la celebrazione i dolci sacri tipici della festività: chi, poi, rimane nel locale per cenare è libero di farlo così come è libero di non farlo, non c’è alcuna forma di obbligo.

Una vicenda che, insomma, ha scombussolato parecchio la donna, che rispondeva alle nostre domande tra le lacrime, ancor più perché questa è accanita fedele.

La signora Dragonetti, che si definisce miracolata, avrebbe ricevuto, negli anni precedenti, anche una visita dal Cardinal Martino e da altre autorità religiose e non, giunte a Montecorvino per visitare la chiesa e la statua della Madonna, la donna però avrebbe sempre fatto da semplice intermediaria tra queste autorità e il parroco per non mancare di rispetto a nessuno.

 

 

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