Cronaca

Emergenza listeria, sequestrate 14 tonnellate di cibo in tutta Italia: blitz in caseificio salernitano

I controlli avrebbero riguardano anche un caseificio della provincia di Salerno

Emergenza listeria Nas in Italia, scatta il maxi sequestro di cibo anche in provincia di Salerno. Quattordici tonnellate di alimenti irregolari, per un valore commerciale di circa 327mila euro euro e 23 imprese produttive e commerciali, il cui valore economico ammonta ad oltre 7 milioni di euro, sottoposte a chiusura o sospensione.

È l’esito della campagna di controlli in tutta Italia del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute e del Ministero della Salute, a seguito dei casi di intossicazione da Listeria connessi con il consumo di alimenti crudi o a ridotta cottura (come i würstel), finalizzata a verificare la corretta gestione in materia di sicurezza ed igiene delle imprese produttive di alimenti di origine animale.


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Nel corso della campagna disposta in campo nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, con l’obiettivo di controllare la produzione degli alimenti a rischio di contaminazione da “listeria”, il Nas di Salerno ha eseguito numerose ispezioni presso esercizi dediti alla produzione/vendita di alimenti a base di carne cruda, formaggi freschi e alimenti di gastronomia, ubicati nelle province di Salerno, Avellino e Benevento.

A San Gregorio Magno, presso un caseificio, sono stati sottoposti a sequestro circa 1.700 chili di formaggi privi delle indicazioni sulla tracciabilità, sanzionando il titolare con una contravvenzione pari a 1.500 euro. Rilevate inoltre carenze igienico sanitarie e strutturali oggetto di prescrizioni, impartite dal personale della locale ASL e intervenuto su richiesta dei militari. Presso un laboratorio ubicato a Capaccio – Paestum sono stati sottoposti a sequestro circa 50 chili di pasta fresca privi di indicazioni sulla tracciabilità, notificando al titolare una contravvenzione amministrativa pari a 1.500 euro.

A Fisciano, unitamente a personale della locale ASL, è stata disposta l’immediata chiusura di un laboratorio di produzione interno a un caseificio, a causa delle gravi carenze igienico sanitarie e strutturali, sottoponendo a sequestro circa 2.300 chili di imballaggi in polistirolo, da impiegare per il confezionamento dei prodotti lattiero caseari, poiché esposti alle intemperie e intrisi da polvere e sporcizia. Contestata al titolare una sanzione amministrativa pari a mille euro.



Il blitz in tutta Italia

In particolare sono state ispezionate 1.095 aziende di lavorazione e trasformazione di alimenti maggiormente esposti alla contaminazione da batterio Listeria (come würstel, insaccati con stagionatura breve e prodotti similari), di prodotti caseari a limitata maturazione, nonché di gastronomia con farcitura fresca (a partire da tramezzini e panini), confezionati in atmosfera controllata per la fornitura alla Grande Distribuzione Organizzata e alle ditte di gestione dei distributori automatici.

Sono state accertate irregolarità in 335 strutture (pari al 30% circa degli obiettivi controllati) : 310 gli operatori di settore segnalati all’Autorità Giudiziaria e Sanitaria, 541 le violazioni penali e amministrative contestate, per un valore di oltre 365 mila euro.

Tra le criticità riscontrate è stato rilevato l’uso di materie prime scadute di validità e in cattivo stato di conservazione e, con particolare frequenza, la mancata applicazione delle procedure preventive di autocontrollo e tracciabilità degli alimenti, elementi essenziali per individuare e contenere possibili casi di intossicazione causati dal consumo di alimenti nocivi o pericolosi.

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