Cronaca

Non vuole arruolarsi nell’Isis e fugge in Europa: salvato ad Eboli

Non vuole arruolarsi nell’Isis e fugge in Europa: è stato salvato nella serata di venerdì, 31 maggio, dai vigili urbani in giro per Eboli. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Non vuole arruolarsi nell’Isis, fugge in Europa e viene salvato a Eboli

È stato trovato sul ciglio della strada ad Eboli, Haidar Al Jaf. A salvarlo una pattuglia dei vigili urbani in giro per i controlli ordinari sul territorio notando alcuni ragazzi che lo avevano circondato. Secondo le prime informazioni, i giovani stavano tentando di aiutare il 27enne del Kurdistan iracheno scappato dalla fame e dalla guerra.

I giovani hanno avvistato il giovane studente in gravi difficoltà e con problemi di deambulazione, con una stampella e alcune bende che malcelavano una ferita, così lo hanno avvicinato parlandogli in inglese per cercare di capire se avesse bisogno di aiuto. Inoltre, hanno racimolato qualche moneta per comprargli da mangiare. Così Haidar si è fidato ed ha raccontato la sua storia.

La storia

Haidar ha raccontato ai ragazzi ebolitani di essere uno studente e istrutture di arti marziali. Ha spiegato di essere fuggito dall’Iraq perché l’unica alternativa per poter rimanere nel suo Paese era arruolarsi nell’Isis. Al suo rifiuto è stato torturato fino a riportare danni alla colonna vertebrale e l’amputazione di alcune dita della mano e dei piedi. Con mezzi di fortuna, aggrappato al telaio di un camion, ha viaggiato per mezza Europa ed è riuscito ad arrivare in Francia dove è stato operato e poi fino in Italia.

Grazie all’intervento del primo cittadino Mario Conte e del presidente del Cda dell’azienda speciale Assi, Donato Guercio, sollecitati dalla municipale, il giovane ha trovato rifugio e accoglienza, in via provvisoria in un Cas del territorio. «Verificheremo le procedure possibili con la Prefettura per capire se si può avviare l’iter per l’asilo politico – spiega Conte – si dovrà verificare il racconto e capire la strada migliore per garantirgli diritti e dignità». Allertate anche assistenti sociali e la sociologa. «Le sue condizioni di salute sono tutto sommato buone – spiega Guercio – la procedura per la presa in carico è stata avviata e ci muoveremo seguendo le direttive della Prefettura per il miglior inquadramento possibile. La messa in sicurezza della persona è un atto di civiltà». In serata in trasferimento in ospedale per accertamenti.

Alessia Benincasa

Alessia Benincasa, giornalista del network L'Occhio, è esperta in cronaca nera, politica e inchieste.

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