Cronaca

Pagani, messaggi erotici alle allieve: nei guai 62enne

PAGANI. Un insegnante di musica, popolare a Pagani, è stato condannato a 4 anni e 6 mesi per aver mandato in maniera insistente messaggi erotici a due sue alunne di 11 anni.

L’uomo, un 62enne, è stato così condannato per violenza sessuale, anche se mai consumata perché concretizzatasi nella condotta secondo orientamenti giuridici, dal presidente Francesco Paolo Rossetti.

Prima della sentenza l’uomo aveva anche rilasciato una dichiarazione, secondo quanto riporta Il Mattino: “Ho sbagliato e me ne sono reso conto, ma non ho mai tentato di avvicinare fisicamente le due bambine”.

Il “chiarimento” dell’uomo, per sua sfortuna, non gli è bastato ad evitargli la condanna, con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento dei danni. Per lui, il pubblico ministero aveva chiesto 4 anni.

Messaggi erotici alle alunne: i dettagli

Si tratta di un’indagine partita dopo la denuncia sporta dalla madre di una delle due vittime, rappresentante nel processo dai legali Silvio Calabrese e Gerardo Ferrara. Mamma e figlia si erano confidate, condividendo assieme la lettura di quei messaggi.

Toccò poi ai carabinieri acquisirne circa un centinaio: parole che le due avevano scambiato con il loro maestro, tra sms e whatsapp. I fatti risalgono all’estate 2016, precisamente dal 10 al 26 luglio.

Nella fase investigativa sia procura che gip concordarono su di «un’intensa e sistematica attività di subdola persuasione e di pressione psicologica» che l’indagato avrebbe esercitato verso le due minori. In dibattimento sono giunte poi, durante le varie udienze, le conferme. Mai nessuna violenza fisica, ma approcci spinti ed espliciti.

La prima ragazzina riferì anche di aver avuto la percezione che l’uomo avesse tentato di baciarla, dandole il classico bacio da guancia a guancia. La seconda, invece, negò qualsiasi approccio fisico, confermando però l’invio di messaggi contenenti riferimenti di tipo sessuale. In alcuni di questi, il 62enne avrebbe minacciato di uccidersi se le allieve non lo avessero preso in considerazione.

O di nutrire gelosia verso un’amicizia tra una delle due vittime ed un ragazzino.

Questi furono alcuni degli estratti intercettati dai carabinieri della tenenza di Pagani.

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