Eventi e cultura

Porte aperte all’Archivio di Stato di Salerno, un viaggio nella storia

Porte aperte all’Archivio di Stato di Salerno, un viaggio nella storia salernitana


 Domenica di Carta 2017

 Dove: Salerno

 Indirizzo: Archivio di Stato di Salerno

 Prezzo: gratis


Porte aperte all’Archivio di Stato di Salerno con la mostra “Carte, cartapecore, scartoffie e pinzillacchere, dal più antico al più curioso, i documenti dell’Archivio di Stato di Salerno in mostra” in occasione della Domenica di Carta 2017.

Un interessantissimo viaggio nel ventre dell’Archivio, saranno accessibili documenti di vari campi, momenti e luoghi della storia salernitana: l’età longobarda, il Collegio Medico, la rivolta di Masaniello ma anche le trasformazioni della città in epoca moderna – con un impianto “diacronico” che suggerisce le trasformazioni del documento stesso nel corso dei secoli – dalle antiche pergamene ai fogli di carta velina, dalle antiche scritture ai dattiloscritti, alla sfida del 21° secolo, l’archivio digitale cui anche si lavora da tempo.

Le immagini sono contestualizzate da brevi didascalie specificando tempo, spazio, uso e soggetto produttore, pur lasciando molto di non detto, alla libera scoperta, con brevi note bibliografiche che vogliono essere una specie di rimando ipertestuale ad approfondimenti successivi.

Sarà possibile ammirare antiche pergamene longobarde accanto a lapidi in pietra, minuscole monete cartacee accanto a famosi diplomi cinquecenteschi, grandi platee e rilievi di scene del crimine.

Logo della manifestazione è la più antica scritta “Salerno” a tutt’oggi ritrovata, particolare tratto da una bolla vescovile del 992: la stessa immagine è stata anche utilizzata per ricordare il secondo centenario della istituzione degli Archivi di Stato.

Elemento di curiosità di questa mostra è costituito dalla presenza di Totò: come tutti sanno, egli aveva sempre avuto un fortissimo desiderio di “nobiltà”, dei genealogisti attraverso ricerche poterono asserire che egli discendesse dai Focas, imperatori di Bisanzio.

 Totò, un giorno del 1952, si portò all’Archivio di Stato di Salerno per donare i documenti che costituivano la prove delle sue ascendenze.

Il verbale di consegna, redatto dall’allora direttore Leopoldo Cassese, ne è testimonianza.

A concludere la serata il concerto “Hartmann Musiche e diari di viaggio dell’età di mezzo” con Daniele Apicella, Renata Frana, Orsola Leone e Carlo Roselli.


 

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio