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Raduno Famiglie Arcobaleno a Salerno, scoppia la polemica

SALERNO. È polemica a Salerno tra cattolici e famiglie omosessuali in vista della manifestazione di “Famiglie Arcobaleno”, in programma a Salerno il prossimo 3 maggio.

Contrario alla manifestazione delle famiglie omosessuali don Daniele Peron, ex cancelliere della Diocesi e parroco della chiesa di Eboli di San Nicola in San Vito. «Nelle coppie omossessuali c’è un’oggettività irregolare, le coppie sono quelle sposate. Come faccio a dare loro la comunione? Non sono io che non gliela posso dare, ma sono loro che si escludono automaticamente», ha dichiarato al quotidiano Metropolis don Daniele.

Il prete si dice contrario alle famiglie composte da due mamme o due papà ma nutre massimo rispetto verso la persona. «Cosa credete che nella mia comunità non ci siano persone omosessuali? A loro non ho mai negato il sacramento, ma se venissi a sapere di una convivenza tra persone dello stesso sesso non gliela darei più. Lungi da me, però, giudicare le loro scelte, i miei stessi fratelli. Chi sono io per negare un percorso di fede? Le porte della mia parrocchia sono aperte a tutti. Ma non posso non vedere un peccato mortale», aggiunge poi il parroco, ricordando di aver negato la comunione anche ad una coppia tradizionale di Eboli perché sposata solo con il rito civile e non in chiesa.
«Il Pontefice è stato molto chiaro sulla questione durante il viaggio di ritorno da Rio de Janeiro. Gesù alla Maddalena disse che la perdonava, ma continuò dicendo anche che non doveva peccare più», ha dichiarato ancora don Daniele, riprendendo appunto le parole di papa Francesco e sottolineando di non essere contrario ai gay.

«Dovremmo riscrivere la Parola di Dio, la Bibbia», ha sottolineato il parroco. «Non possiamo proclamare qualcosa diverso dalla Parola di Dio. Se poi, per nome di un presunto diritto, dobbiamo annullare la diversità allora va bene. Ma non si può avere una legge dei due pesi e delle due misure. La posizione della Chiesa è chiara. Un po’ come il fuorigioco nel calcio. Non si può ignorare, perché quelle sono le regole del gioco. E anche nella Chiesa esistono e vanno rispettate», si legge ancora su Metropolis.

Non si fa attendere la replica del presidente dell’associazione nazionale “Famiglie Arcobaleno”, nonché docente dell’Università degli Studi di Salerno, Giuseppina La Delfa, sposata con una sua collega Raphaelle Hoedts dal 2013. Le due sono convolate a nozze in Francia e sono mamme della piccola Lisa Marie e del piccolo Andrea.
«Invito i parroci a passare una domenica di festa con noi. Se non gradiscano stiano a casa loro. Io non sono credente e della comunione di questo parroco di Eboli non so cosa farmene. Le sue parole mi lasciano indifferente. Posso testimoniare che ci sono tanti prete che accolgono con piacere i figli di famiglie omosessuali nelle loro attività parrocchiali. Forse don Peron non si è mai confrontato con noi, altrimenti sono sicura che non parlerebbe così. Lo invito a passare con noi una domenica di spensieratezza. Invito tutti i sacerdoti a stare con noi. D’altronde Gesù disse tutti i pargoli vengano a me e sono compresi anche i nostri figli. Se non lo fanno potrebbero vedersela con il loro Dio». E infine dice: «Paghiamo le tasse come tutti e, dunque, il lungomare è anche il nostro».

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