Cronaca

Una rete di pusher per “la zia”: ecco come pagava i fornitori

Una «rete» di pusher al suo servizio. E la droga piazzata «le portava a conseguire oltre al profitto per sé, anche il denaro necessario ad estinguere, non senza difficoltà, i debiti assunti di volta in volta per le forniture nei termini concordati».

Sono queste le motivazioni della sentenza per Anna Ferrante, la 57enne conosciuta anche come “la zia”, condannata ad ottobre a 3 anni e 6 mesi di reclusione per detenzione ai fini di spaccio.

La sentenza

Il collegio del presidente Domenico Diograzia ha depositato di recente la sentenza, che ha condannato ad un anno per Mario Tortora, Pietro Villani e Giuseppe Fedele.

L’inchiesta ribattezzata proprio “La zia”, scattò nel 2012, con i primi riscontri a testimoniare un giro di spaccio.

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