Cronaca

Salerno, disservizi della metropolitana: la denuncia del Codacons

SALERNO. Dopo aver ricevuto decine di denunce da utenti che segnalavano i disservizi della Metropolitana di Salerno, i rappresentanti del Codacons si sono messi in viaggio sulla linea ferrata cittadina per verificare l’effettiva qualità del servizio offerto all’utenza.

Così lo scorso 19 maggio i membri dell’associazione di tutela dei consumatori e degli utenti hanno effettuato un’ispezione sulla linea metropolitana, dalla stazione Torrione alla stazione Arechi, riscontrando non poche sorprese.

Disservizi della metropolitana

E’ emersa una disorganizzazione di sistema che in taluni casi trascende nell’incuria, così non sono garantiti servizi di qualità” sostiene il prof. Enrico Marchetti, presidente del Codacons. Agli occhi degli osservatori del Codacons alcuni servizi sono del tutto insufficienti e ben lontani dagli standard europei richiamati dal Codice del consumo, molte delle opere realizzate con investimenti di milioni di euro sono già obsolete per vandalismi e mancanza di manutenzione.

Nel report l’associazione ha evidenziato:

  • noncuranza e sporcizia diffusa delle stazioni Torrione, Pastena, Mercatello e Arbostella; le sedie in ferro risultano, oltre che sporche, già in stato avanzato di ossidazione;
  • assoluta assenza di vigilanza delle suddette stazioni, soltanto presso la stazione Arechi si registrava la presenza di due addetti nell’apposito gabbiotto;
  • evidente stato di abbandono del sistema di videosorveglianza sui binari;
  • inspiegabile mancato funzionamento, in tutte le suddette stazioni, dei pannelli elettronici sui binari installati per l’indicazione dei treni in arrivo e in partenza;
  • i pannelli installati sui binari per i cartelli con orari dei treni desolatamente vuoti;
  • mancanza, nelle stazioni, di macchine per l’erogazione di biglietti.

E’ stato un breve viaggio tra una diffusa incuria, tra infrastrutture operanti da soli 5 anni che però appaiono già vetuste”, afferma Pierluigi Morena, avvocato dell’associazione.

Abbiamo inviato una diffida alla Regione Campania e a Trenitalia, chiedendo conto, tra le altre cose, dei contratti di manutenzione ordinaria delle stazioni” – continua il legale – “è questa una battaglia di civiltà: non possiamo lasciare che un’opera importante per la mobilità, nel volgere di pochi anni, deperisca, con pregiudizio per il servizio pubblico e grave danno per le casse pubbliche”.

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