Cronaca

Salerno, piazza di spaccio in carcere: ecco come l’agente infedele favoriva gli scambi illeciti

Salerno, piazza di spaccio in carcere: è grazie alla complicità di un agente della polizia penitenziaria che è stato possibile l'introduzione di cellulari e droga

Salerno, piazza di spaccio in carcere: è grazie alla complicità di un agente della polizia penitenziaria che è stato possibile l’introduzione di cellulari e droga nella casa circondariale. L’agente “infedele” è Piero D’Auria che da ieri è agli arresti domiciliari.

Agente “infedele” favorisce lo spaccio in carcere a Salerno

“Apriva le porte, accompagnava Sartori per tutti i corridoi. Era asservito al principale sodalizio che gestiva lo spaccio di droga e il traffico di telefonini in carcere”. “Siamo riusciti a ricostruire un sistema pronto ad esplodere grazie alle minuziose indagini degli agenti penitenziari in servizio a Salerno e del nucleo investigativo centrale della stessa polizia penitenziaria”, ha dichiarato il capo della Mobile.

D’Auria, soprannominato dalla popolazione carceraria “Guantino”, è stato identificato da due detenuti. Le indagini hanno trovato riscontro solo nei confronti di D’Auria: l’agente è stato incastrato da intercettazioni e pedinamenti che hanno fatto emergere episodi di “scambio di droga – favoriti dall’agente di polizia penitenziaria in tre occasioni (nel febbraio 2019) – in cambio di denaro”.

Fonte: Il Mattino

Piazza di spaccio nel carcere di Salerno: 47 arresti all’alba, c’è anche un agente penitenziario | I NOMI

 

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