Cronaca

Truffa dei portachiavi: la polizia conferma la bufala

L’avviso abbastanza inquietante dell’Ascom: «Attenzione: in questi giorni vengono distribuiti gratuitamente dei portachiavi da agganciare all’interno della vostra auto; le persone ve li offrono gratuitamente presso i parcheggi o i distributori di carburante. Non accettateli, essi contengono un microchip all’interno del gadget. Questi delinquenti poi vi seguono fino a casa e vengono a conoscenza dei vostri movimenti per effettuare intrusioni e furti. Secondo la polizia si tratta di bande di rumeni. Divulgare per la sicurezza, anche ai vostri parenti».

Truffa dei portachiavi: la polizia conferma la bufala

Però arriva subito la precisazione di Confcommercio di fronte a una nuova presunta truffa che circola sui social network: «La polizia municipale di Novellara ci ha comunicato una bufala alla quale Confcommercio è completamente estranea».

La segnalazione, spiega il comandante della Municipale Bassa reggiana Alberto Romandini, viene dal web: «A Novellara abbiamo attivato 15 gruppi di controllo di vicinato, circa 600 famiglie, con i quali abbiamo contatti giornalieri. Alcuni coordinatori ci hanno girato questa segnalazione che circolava sui social network relativa ad alcuni rumeni che in supermercati o luoghi di passaggio regalano questi portachiavi che consentono di individuare dove abitano i cittadini, per compiere raid in abitazione».

Le parole del comandante e di Confcommercio

Il comandante precisa che quell’avviso non è mai comparso in esercizi novellaresi e che «la truffa a noi pare improbabile: esistono metodi più immediati, per i ladri, per individuare le abitazioni da colpire. Abbiamo verificato con i carabinieri e la polizia, e non risulta nessuno che, nel Reggiano, abbia denunciato episodi di questo tipo. Una bufala che corre sul web, come già accaduto in passato in altre circostanze. Ciò non toglie che, per dovere d’ufficio, siamo tenuti a chiarire».

Confcommercio, di fronte all’uso del nome Ascom, si dice estranea: «Confcommercio-Imprese per l’Italia Reggio Emilia, conosciuta anche come Ascom, e la sua società operativa Ascom Servizi della provincia di Reggio Emilia, Srl uninominale, sono completamente estranee a quanto si racconta in quella comunicazione. Si consiglia di evitate di divulgare e diffondere messaggi di questo tipo perché creano un inutile allarmismo e alimentano catene superflue sui social».

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