Polizia di Stato vicina alle donne: “questo non รจ amore”
SALERNO.ย Eโ in corso questa mattina, , in occasione della giornata di San Valentino, dalle ore 09.00 alle 13.00, in Piazza Portanova a Salerno, unโiniziativa di sensibilizzazione organizzata dalla Questura di Salerno volta precipuamente a favorire lโemersione del fenomeno della violenza di genere.
Lโiniziativa vuole agevolare e favorire un contatto diretto con le potenziali vittime ed offrire loro il supporto di unโequipe multidisciplinare composta da funzionari e operatori specializzati della Polizia di Stato, da rappresentanti e referenti della Rete Anti Violenza, nonchรฉ degli Enti / Associazioni attivi sul territorio.
Alle ore 11.00 รจ prevista la partecipazione allโevento del Questore della Provincia di Salerno, Pasquale Errico.
Se ti ricatta โฆ non รจ amore. Se minaccia te o i tuoi figli โฆ non รจ amore. Se ti isola, umilia, offende โฆnon รจ amore. Se ti perseguita con mail e sms ossessivi โฆ.non รจ amore. Se ti prende con violenza quando non vuoi โฆ non รจ amore. Se ti chiede โlโultimo appuntamentoโ โฆnon รจ amoreโ. Se ti uccide โฆnon รจ amore.
Nel giorno di San Valentino, in cui tutto il mondo celebra lโamore, la Polizia di Stato sceglie di stare vicina alle donne con la campagna โโฆquesto non รจ amoreโ che prevede in tutte le province italiane camper, pullman, gazebo e altri momenti dโincontro volti a rompere lโisolamento e il dolore delle vittime di violenza di genere, offrendo il supporto di unโequipe di operatori specializzati, in prevalenza composta di donne e formata da personale di Polizia specializzato, da medici, psicologi e da rappresentanti dei centri antiviolenza.
Unโidea, quella del progetto CAMPER contro la violenza di genere che, partito a luglio del 2016, in circa sei mesi in 22 province italiane ha consentito di contattare oltre 18.600 persone, in maggioranza donne, diffondendo informazioni sugli strumenti di tutela e di intervenire su situazioni di violenza e stalking che diversamente sarebbero potute rimanere ingabbiate nel dolore domestico.
La flessione negli ultimi due anni dei delitti tipici (dai femminicidi, alle violenze sessuali, dai maltrattamenti in famiglia agli atti persecutori) non ferma lโimpegno di prevenzione: non solo perchรฉ il numero assoluto delle vittime continua ad essere inaccettabile, ma perchรฉ lโesperienza di polizia e delle associazioni da tanti anni impegnate su questi temi mostra lโesistenza di un โsommersoโ che troppo spesso non si traduce in denuncia. Un quotidiano fatto di attenzioni morbose, di comportamenti aggressivi e intimidatori che vengono letti come espressione di un amore appassionato e di una gelosia innocua, anche da madri, sorelle e amiche, ma che รจ spesso il triste copione di un crescendo di violenza che si alimenta con lโisolamento.
Ogni tre giorni e mezzo avviene in media lโomicidio di una donna in ambito familiare o comunque affettivo, mentre ogni giorno, sempre ai danni di donne, si registrano 23 atti persecutori, 28 maltrattamenti, 16 episodi di percosse, 9 di violenze sessuali.
Questi piรน in dettaglio i dati di tutte le forze di polizia:
–ย ย ย ย ย ย ย ย ย gli omicidi di donne in ambito familiare sono stati 117 nel 2014, 111 nel 2015, 108 nel 2016;
–ย ย ย ย ย ย ย ย ย gli atti persecutori (circa il 76% in danno delle donne) 12.446 nel 2014, 11.758 nel 2015, 11.400 nel 2016;
–ย ย ย ย ย ย ย ย ย i maltrattamenti in famiglia (circa lโ81% in danno delle donne) 13.261 nel 2014, 12.890 nel 2015, 12.829 nel 2016;
–ย ย ย ย ย ย ย ย ย le percosse (circa il 46% in danno delle donne)ย 15.285 nel 2014, 15.249 nel 2015, 13.146 nel 2016;
–ย ย ย ย ย ย ย ย ย le violenze sessuali (oltre il 90% in danno delle donne) 4257 nel 2014, 4000 nel 2015, 3759 nel 2016.
Oltre alla tutela offerta dalla legge, che va dagli strumenti dellโammonimento al divieto di avvicinamento fino ai domiciliari e al carcere per i casi piรน gravi, la battaglia piรน importante si gioca sul campo della prevenzione in cui la Polizia di Stato รจ impegnata, non solo nel contribuire attraverso lโinformazione al superamento di una mentalitร di sopraffazione, ma a fare da sentinella per intercettare prima possibile comportamenti violenti e intimidatori.
In questa prospettiva si muove lโadozione dallโinizio dellโanno del protocollo E.V.A. (Esame delle Violenze Agite) da parte di tutte le Questure dโItalia. Procedura che consente agli equipaggi di Polizia, chiamati dalle sale operative ad intervenire su casi di violenza domestica, di sapere se ci siano stati altri episodi in passato nello stesso ambito familiare. Tutto questo attraverso una procedura che prevede la compilazione di checklist che, anche in assenza di formali denunce, spesso impedite dalla paura di ancor piรน gravi ritorsioni, consentono di tracciare situazioni di disagio con lโobiettivo di tenerle costantemente sotto controllo e procedere allโarresto nei casi di violenza reiterate.